supervisione strategica affidata allo Stato

Il Governo approva vendita rete Tim a Kkr con condizioni golden power

Il Consiglio dei ministri ha imposto alcune prescrizioni per salvaguardare gli interessi nazionali e il controllo statale sulla rete di telecomunicazione

Il Governo approva vendita rete Tim a Kkr con condizioni golden power

Il governo ha dato il suo benestare all’operazione di cessione di Netco, la società che gestisce la rete di Tim, al fondo americano Kkr, ma ha anche stabilito alcune clausole per garantire la sicurezza e la strategicità degli asset coinvolti. Si tratta di un passo decisivo nell’ambito della normativa sul golden power, che consente al governo di intervenire in casi di rilevanza nazionale.

 

Gli impegni di Tim e Kkr

Tim ha annunciato di aver ottenuto l’autorizzazione del governo alla vendita di Netco, che controlla praticamente tutte le infrastrutture di rete fissa di Tim, a Kkr, uno dei maggiori fondi infrastrutturali al mondo. L’operazione, valutata circa 7,7 miliardi di euro, prevede che Kkr acquisisca il 37,5% di Netco, mentre Tim ne manterrà il 58%. Il restante 4,5% sarà riservato ai soci minoritari di Tim.

Il governo, però, ha imposto alcune condizioni per esercitare i suoi poteri speciali, in base alla legge sul golden power, che gli consente di tutelare gli interessi strategici nazionali in settori sensibili come le telecomunicazioni. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato un provvedimento che recepisce gli impegni assunti da Tim e Kkr nel corso del procedimento, e che sono stati ritenuti adeguati dal governo.

 

Le prescrizioni del governo

Le condizioni stabilite dal governo riguardano vari aspetti, tra cui:

  • La creazione di un’organizzazione di sicurezza, con un responsabile di nazionalità italiana, che avrà la competenza esclusiva su tutte le questioni relative agli asset strategici, e che dovrà rendere conto al governo di tutte le attività svolte.

  • La garanzia che tutte le attività di ricerca, sviluppo e manutenzione della rete e dei relativi asset siano svolte in Italia, e che non siano trasferite all’estero o cedute a terzi senza il consenso del governo.

  • Il monitoraggio continuo da parte del governo dello stato della rete e dei relativi asset, con la possibilità di intervenire in caso di anomalie, rischi o minacce per la sicurezza, la difesa e la strategicità nazionale.

  • Il coinvolgimento del governo nella definizione delle scelte strategiche riguardanti la rete e i relativi asset, con la possibilità di esprimere il proprio parere vincolante in caso di divergenze tra Tim e Kkr.

 

Il commento di Palazzo Chigi

Palazzo Chigi ha espresso soddisfazione per il via libera all’operazione, definendola “un ulteriore e fondamentale step” nell’acquisizione di Netco, e sottolineando che le prescrizioni imposte dal governo sono volte a “garantire il controllo statale sugli asset strategici della rete primaria di telecomunicazione”. Il governo ha inoltre evidenziato che le prescrizioni delineano “un quadro certo di supervisione strategica affidata allo Stato”, e che l’operazione procede “secondo le tempistiche annunciate”.

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