Trattori nella Capitale

Agricoltori in protesta: posizioni e prime fratture nel movimento

Venerdì è prevista una grande manifestazione a Roma per denunciare le politiche europee che penalizzano il settore agricolo ma ci sono delle divisioni

Agricoltori in protesta: posizioni e prime fratture nel movimento

Il mondo agricolo italiano è in fermento. Da diverse regioni, centinaia di trattori si stanno dirigendo verso Roma per partecipare a una manifestazione nazionale prevista per venerdì 9 febbraio. Lo scopo è protestare contro le politiche dell’Unione Europea che, secondo gli agricoltori, danneggiano il settore e favoriscono le multinazionali. Il governo, dal canto suo, afferma di essere al loro fianco e di battersi in Europa per le stesse cause. Ma il movimento agricolo non è unito: ci sono divisioni tra chi vuole portare i trattori in città e chi si accontenta di restare ai presidi autorizzati intorno alla capitale.

 

Trattori a Roma: i punti di raccolta

Questa mattina, alle 9.30, si è tenuto un incontro in Questura a Roma tra i rappresentanti degli agricoltori e le autorità locali. L’obiettivo era definire i punti di raccolta dei trattori provenienti da tutta Italia, che saranno ospitati su terreni privati messi a disposizione della mobilitazione. Secondo una nota dell’ufficio stampa dei C.R.A. (Comitati Riuniti Agricoli), i punti sono situati intorno alla Capitale e hanno dimensioni variabili. Tra questi, ci sono Formello, Torrimpietra e Albano. Nel corso della giornata, sono attesi i primi arrivi dei cortei di trattori, come quello di Latina, che sarà accolto in uno spazio ampio vicino alla Via Mediana.

 

Manifestazione del 9 febbraio: le modalità e le incertezze

La manifestazione degli agricoltori a Roma è prevista per venerdì 9 febbraio, ma non ci sono ancora certezze sui tempi e sulle modalità. Al termine dell’incontro in Questura, Salvatore Fais, il portavoce del Coordinamento Nazionale Riscatto Agricolo, ha dichiarato all’Adnkronos: “La situazione è molto positiva. Domani definiamo il tutto”. Fais ha poi spiegato al Tg2 Post che l’intenzione è di manifestare il malessere del settore, che non è rivolto contro il Governo ma contro l’Ue, e di chiedere al Governo di sostenere le loro problematiche in Europa. Tra queste, le nuove politiche Pac, che sono molto sfavorevoli per l’agricoltura e che favoriscono alcune multinazionali. Fais ha anche sottolineato la necessità di difendere l’identità degli agricoltori italiani e i loro prodotti di eccellenza.

 

Movimento agricolo: le fratture e le posizioni

Il movimento agricolo, però, non è compatto. Ci sono fratture tra chi vuole entrare in città con i trattori e chi preferisce restare ai presidi periferici. Danilo Calvani, il leader del Cra Agricoltori traditi, ha confermato all’Adnkronos che da giovedì ammasserà i trattori intorno a Roma, ma non si è espresso sulla manifestazione dentro Roma. Calvani ha definito il ritiro della proposta Ue sui pesticidi, annunciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, come “un primo passo” ma non sufficiente a soddisfare le richieste degli agricoltori.

“Noi abbiamo sempre detto che è sbagliato eliminare le medicine per le piante se non hai alternative… Ci fa piacere che si inizi a capire che di regole muore l’agricoltura, speriamo sia iniziato un percorso e, comunque, se abbiamo ottenuto qualcosa è perché c’è una ribellione in Europa, e non certo grazie ai sindacati”. A dichiararlo Giorgio Bissoli tra i portavoce del movimento ‘Uniti si vince’ commentando con l’Adnkronos le intenzioni della presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, di ritirare la proposta di regolamento sugli agrofarmaci.
"Domani ci troveremo tra i vari coordinatori d’Italia, senza trattori, per tracciare una linea comune, stiamo decidendo in queste ore un posto" annuncia poi Bissoli che è un contoterzista di Verona. “Siamo in tanti, in ordine sparso, ma non siamo sulla linea di Danilo Calvani, non sappiamo quale è il suo obiettivo” precisa Bissoli prendendo le distanze dall’ex forcone. “Noi siamo aziende agricole che vogliono sopravvivere - spiega - saremo un migliaio dalla Lombardia, dal Veneto, dall’Emilia Romagna, ma siamo in collegamento con chi è andato a Roma e sta decidendo in queste ore cosa fare in accordo con la Prefettura, i vari portavoce anche del movimento Riscatto Agricolo. Tutti dicono bisogna andare a Roma, e prima o poi ci andremo” conclude l’imprenditore agricolo.

 

Agrofarmaci Ue e roadmap

Il ritiro della proposta Ue sugli agrofarmaci arriva a poche ore dall’annuncio di una roadmap da parte della Commissione Europea per rivedere la legislazione sulle sostanze chimiche. La roadmap, che sarà sottoposta a consultazione pubblica fino al 1° marzo, prevede di “ridurre l’uso e il rischio degli agrofarmaci chimici di sintesi del 50% entro il 2030 e di ridurre l’uso e il rischio dei fertilizzanti chimici di sintesi del 20% entro il 2030”. La Commissione si propone inoltre di “aumentare la quota di superficie agricola dedicata all’agricoltura biologica al 25% entro il 2030”. Questi obiettivi sono in linea con la strategia “Dal produttore al consumatore” e con il Patto verde europeo, che mirano a rendere il sistema alimentare europeo più sostenibile. Tuttavia, gli agricoltori ritengono che queste misure siano troppo restrittive e penalizzanti per il loro settore, e chiedono maggiore flessibilità e sostegno.

 

Governo: le dichiarazioni e le promesse

Il Governo, dal canto suo, ha espresso la sua vicinanza agli agricoltori e ha assicurato di condividere le loro battaglie. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo al Tg2 Post, ha affermato che tutte le associazioni del mondo agricolo non stanno aderendo alla mobilitazione perché capiscono che il Governo si batte in Europa per le stesse cause. Lollobrigida ha poi denunciato l’esasperazione nel mondo agricolo, causata da un atteggiamento che ha marginalizzato il settore, e ha sottolineato la differenza tra la situazione italiana e quella di altri paesi europei, dove gli agricoltori hanno protestato anche contro i loro governi. Lollobrigida ha infine ribadito l’impegno del Governo a investire di più in agricoltura e a contrastare le visioni ideologiche che hanno messo l’agricoltura contro l’ambiente.

 

Schlein: “Il Governo non fa nulla, il 16/2 vedremo gli agricoltori”

Visto che il Governo se ne lava le mani, vi posso dire che il Partito democratico sta preparando un momento di dialogo con il mondo agricolo organizzato degli agricoltori e sarà il 16 febbraio”. Lo ha comunicato la segretaria del Pd Elly Schlein in una conferenza stampa a Strasburgo. “Mi fa sorridere vedere Giorgia Meloni vantarsi della scelta di ritirare una proposta (quella sui pesticidi, ndr) che, forse lei non lo sapeva, è stata già respinta da quest’Aula. E’ il suo stesso governo che ha appoggiato la Pac contro cui si scaglia questa protesta e non ha rinnovato l’esenzione Irpef”, ha criticato Schlein.

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