la lunga marcia

Agricoltori in rivolta, la protesta dei trattori arriva al Festival

Gli agricoltori vogliono salire sul palco del Festival, accettando l’invito di Amadeus. La Rai smentisce ogni contatto. La manifestazione a Circo Massimo

Agricoltori in rivolta, la protesta dei trattori arriva al Festival

Il Festival di Sanremo è da sempre una vetrina per la musica, ma quest’anno potrebbe diventarlo anche per la protesta sociale. Gli agricoltori italiani, infatti, hanno deciso di portare la loro voce e le loro rivendicazioni sul palco dell’Ariston, accettando l’invito del direttore artistico Amadeus. Si tratta di una mossa inaspettata e provocatoria, che ha suscitato la reazione della Rai, che ha negato ogni contatto con i rappresentanti del settore. Ma gli agricoltori non si fermano qui: hanno annunciato una grande manifestazione a Roma al Circo Massimo, per chiedere al governo di cambiare rotta sulla politica agricola.

 

Da Melegnano a Sanremo, la marcia dei trattori

La terza serata del Festival di Sanremo potrebbe essere segnata da un evento insolito e clamoroso: l’arrivo dei trattori degli agricoltori in protesta. Sette di loro sono partiti ieri sera da Melegnano, in provincia di Milano, e hanno percorso 240 km fino a raggiungere Bussana, una frazione di Sanremo, dove si sono fermati vicino al mercato dei fiori. Si tratta dei primi di una lunga carovana che ha intenzione di raggiungere il teatro Ariston, dove si svolge il Festival, per portare la loro testimonianza e le loro richieste.

 

Gli agricoltori vogliono salire sul palco con Amadeus

La decisione di andare a Sanremo è stata presa dopo che il direttore artistico del Festival, Amadeus, ha lanciato un invito agli agricoltori, dicendo di essere disponibile ad accoglierli sul palco. “Accettiamo la proposta di Amadeus, il quale ha proposto di accogliere una delegazione di agricoltori sul palco dell’Ariston”: così ha comunicato il coordinamento nazionale di Riscatto agricolo, uno dei movimenti che organizza la protesta.

Gli agricoltori hanno detto di voler portare con sé la bandiera italiana, “con la quale chiediamo di poter salire sul palco del teatro Ariston e in diretta”. Al Festival, hanno aggiunto, “porteremo le nostre preoccupazioni, le nostre paure e le nostre fatiche, per illustrare brevemente i motivi della grande mobilitazione dei giovani agricoltori italiani, per continuare a sperare nel futuro della nostra agricoltura e determinati nel continuare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni”.

 

La Rai smentisce ogni contatto con gli agricoltori

La Rai, però, ha fatto sapere di non aver avuto alcun contatto con gli agricoltori che hanno chiesto di salire sul palco dell’Ariston. La rete pubblica ha precisato che non è prevista nessuna presenza di rappresentanti del settore agricolo nella scaletta del Festival.

 

La protesta si sposta a Roma, al Circo Massimo

Ma gli agricoltori non si arrendono, e hanno annunciato una nuova tappa della loro protesta: al Circo Massimo. Qui vogliono organizzare una grande manifestazione, a cui parteciperanno migliaia di mezzi, tra trattori e camion, provenienti da tutta Italia. Lo ha detto Danilo Calvani, leader del Cra Agricoltori traditi, uno dei gruppi che coordina la mobilitazione. Gli agricoltori hanno dato un ultimatum al governo di cinque giorni per recedere da tutti i trattati comunitari che, a loro dire, stanno uccidendo l’agricoltura italiana, e per le dimissioni del ministro Lollobrigida, accusato di non difendere gli interessi del settore.

 

Le ragioni della protesta

Gli agricoltori protestano contro la situazione di crisi che vive il settore agricolo, a causa dei bassi prezzi dei prodotti, della concorrenza sleale, delle normative troppo restrittive, dei ritardi nei pagamenti, della burocrazia eccessiva, dei cambiamenti climatici e della pandemia. Chiedono al governo di intervenire con misure urgenti e strutturali, per garantire la sopravvivenza e lo sviluppo dell’agricoltura italiana, che rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia, l’ambiente e la cultura del Paese.

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