129esimo giorno

Gaza, Israele libera due ostaggi a Rafah in una notte di sangue

Con un’operazione di salvataggio l’esercito israeliano ha liberato due cittadini con doppia nazionalità. Hamas promette vendetta per i 100 morti nel blitz

Gaza, Israele libera due ostaggi a Rafah in una notte di sangue

L'esercito israeliano ha annunciato di aver liberato due ostaggi israeliani, Fernando Simon Marman e Louis Har, rapiti da Hamas il 7 ottobre scorso, durante un'operazione militare a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. L'azione, avvenuta nella notte tra domenica e lunedì, ha scatenato una violenta reazione da parte del movimento islamista, che ha accusato Israele di aver commesso un "massacro" e un "genocidio" contro il popolo palestinese. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, il raid israeliano ha provocato la morte di almeno 100 persone, tra cui donne e bambini, e il ferimento di altre 200. Al Jazeera ha riferito che tra le vittime ci sono anche 63 fedeli che si trovavano in due moschee colpite dagli attacchi aerei.

 

Il presidente Herzog: "Non esiste mitzvah più grande del salvataggio dei prigionieri"

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha espresso la sua soddisfazione per la riuscita dell'operazione di salvataggio, definendola una "mitzvah", cioè una buona azione religiosa. "Non esiste mitzvah più grande del salvataggio dei prigionieri", ha scritto il capo dello Stato su X, il social network più usato in Israele. "Rendo omaggio a tutti coloro che hanno contribuito a riportare a casa Fernando e Luis come parte di un'audace operazione di salvataggio. Continueremo ad agire con tutti i mezzi per riportare a casa tutti gli ostaggi", ha sottolineato il presidente.

Secondo il portavoce militare Daniel Hagari, l'operazione era stata pianificata da tempo e si è svolta attorno alle 2:00 della notte, quando le forze israeliane hanno fatto irruzione in un edificio nel cuore di Rafah, dove i due ostaggi erano tenuti da Hamas. "Dal momento dell'apertura del fuoco, i soldati hanno protetto i due ostaggi con i loro corpi durante la battaglia con i terroristi che è divampata con pesanti scambi di colpi in molti posti e con molti terroristi", ha raccontato Hagari, aggiungendo che nell'operazione sono stati "uccisi molti terroristi".

 

Il presidente argentino Milei: "Grazie Israele per aver liberato i nostri connazionali"

Anche il presidente argentino Javier Milei ha espresso la sua gratitudine verso Israele per aver liberato i due ostaggi, che hanno anche la cittadinanza argentina. "Grazie Israele per aver liberato i nostri connazionali Fernando e Luis, rapiti da Hamas il 7 ottobre. La vostra azione è stata eroica e coraggiosa", ha scritto Milei su X, ricordando che durante la sua recente visita in Israele aveva ribadito la richiesta della liberazione di tutti gli ostaggi argentini e la sua "ferma condanna del terrorismo di Hamas". Secondo fonti diplomatiche, i due ostaggi liberati sono stati trasferiti in un ospedale israeliano per le cure mediche e saranno presto in grado di tornare in Argentina.

 

Hamas: "Israele ha commesso un genocidio contro il nostro popolo"

Hamas ha reagito con indignazione e rabbia all'operazione israeliana, definendola un "genocidio" e una "guerra" contro il popolo palestinese. "L'attacco dell'esercito di occupazione nazista stasera contro la città di Rafah, che finora ha causato la morte di più di un centinaio di martiri, è considerato una continuazione della guerra genocidio e dei tentativi di sfollamento forzato che sta conducendo contro il nostro popolo palestinese", ha dichiarato il gruppo in un comunicato stampa. 

 

Houthi attaccano con missili una nave commerciale nel Mar Rosso

Nel frattempo, un altro fronte di tensione si è aperto nel Mar Rosso, dove una nave commerciale è stata attaccata con due missili lanciati dagli Houthi, i ribelli sciiti che controllano gran parte dello Yemen. L'attacco, avvenuto a 40 miglia nautiche (circa 74 chilometri) a sud di Mocha, non ha causato vittime tra l'equipaggio, come pubblicato dall'organizzazione brittannica United  Kingdom Maritime Trade Operations (Ukmto) su X. Sempre l'organizzazione ha invitato poi tutte le navi a navigare con cautela  nella zona e ha chiesto di notificare qualsiasi attività "sospetta". 

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