82 casi autoctoni nel 2023

Dengue, Italia in allarme: controlli rafforzati e vaccino in arrivo

Il nostro Paese si prepara ad affrontare questa malattia trasmessa dalle zanzare che sta colpendo diverse aree del mondo. La circolare del ministero

Dengue, Italia in allarme: controlli rafforzati e vaccino in arrivo

La dengue è una malattia infettiva causata da un virus che si trasmette attraverso la puntura di alcune specie di zanzare, in particolare l’Aedes aegypti. I sintomi possono variare da febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, fino a forme più gravi che possono provocare emorragie e shock. Non esiste una cura specifica, ma solo un trattamento sintomatico. L’unico modo per prevenire la malattia è evitare le punture di zanzare, usando repellenti, zanzariere e abiti coprenti. In Italia, in arrivo il vaccino contro la febbre dengue.

 

La situazione nel mondo

La dengue è endemica in oltre 100 Paesi, soprattutto nelle zone tropicali e subtropicali del mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima che ogni anno ci siano circa 390 milioni di infezioni da dengue, di cui 96 milioni manifestano sintomi clinici. La dengue è responsabile di circa 20.000 morti all’anno, soprattutto tra i bambini.

Negli ultimi anni, la dengue ha registrato un aumento dei casi e una diffusione in nuove aree, a causa di diversi fattori, tra cui i cambiamenti climatici, la globalizzazione, la mobilità delle persone, l’urbanizzazione e la scarsa gestione dei rifiuti. Tra i Paesi più colpiti ci sono il Brasile e l’Argentina, dove si sono verificati numerosi focolai, ma anche altre regioni del mondo, come l’Asia, l’Africa e il Medio Oriente.

 

L’allarme dengue in Italia

L’Italia non è immune dal rischio di importazione e trasmissione della dengue, visto che sul suo territorio è presente una specie di zanzara, l’Aedes albopictus, nota come zanzara tigre, che può veicolare il virus. Infatti, negli ultimi anni, si sono verificati alcuni casi autoctoni di dengue in Italia, cioè contratti sul territorio nazionale e non all’estero. Nel 2023, sono stati segnalati 82 casi autoctoni di dengue in Italia, il numero più alto fino ad ora, seguiti da Francia con 43 casi e Spagna con 3. Questi dati dimostrano che la dengue è una minaccia reale anche per l’Europa e che occorre adottare misure di prevenzione e controllo.

Per questo motivo, il ministero della Salute ha deciso di innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei mezzi e delle merci provenienti dai Paesi in cui la dengue è endemica o dove è presente l’Aedes aegypti. In una circolare inviata agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (Usmaf-Sasn), il direttore generale Francesco Vaia ha disposto di intensificare le attività di disinfezione e disinfestazione dei vettori e delle aree portuali e aeroportuali, in conformità al Regolamento sanitario internazionale e al Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (Pna) 2020-2025.

 

Il vaccino in arrivo

Una buona notizia per contrastare la dengue è l’arrivo del vaccino, che sarà disponibile dalla prossima settimana presso l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, tra i primi centri a riceverlo. Il vaccino sarà somministrato gratuitamente ai soggetti eleggibili, previa valutazione medica e consenso informato. 

Lo scorso settembre l'Aifa ha infatti dato il via libera all'unico vaccino per la prevenzione della malattia anche per chi non ha avuto una precedente esposizione al virus e senza la necessità di dover eseguire un test pre-vaccinale e sono sufficienti 2 dosi per raggiungere l'immunizzazione

La dengue è una malattia che può avere conseguenze gravi e che richiede una risposta coordinata e integrata da parte delle autorità sanitarie, dei cittadini e dei viaggiatori. Solo così si potrà limitare il suo impatto e garantire la salute pubblica.

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