I dati pubblicati dal sito IQAir

Milano soffoca nello smog: la Pianura Padana tra le aree più inquinate

Un rapporto svizzero mostra come l’aria della città lombarda sia la 4a peggiore al mondo, superata solo da alcune metropoli asiatiche. Rischi e soluzioni

Milano soffoca nello smog: la Pianura Padana tra le aree più inquinate

Milano è una delle città più inquinate del mondo. Questa è la sconcertante verità che emerge da un rapporto pubblicato dal sito svizzero IQAir, che monitora la qualità dell'aria in tempo reale in diverse località del pianeta. Secondo questo studio, basato sull'indicatore americano Aqi (Air Quality Index), domenica l'aria di Milano ha raggiunto un livello di inquinamento di 193, che la colloca al quarto posto nella classifica mondiale, preceduta solo da Dacca in Bangladesh, Lahore in Pakistan e Delhi in India. Si tratta di una situazione "non salutare" per la popolazione, che dovrebbe evitare l'esposizione prolungata agli agenti inquinanti.

 

Lo smog nella Pianura Padana: un problema cronico

Milano non è l'unica città italiana a soffrire di smog. L'intera area della Pianura Padana, che comprende le regioni di Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte, è afflitta da un problema di inquinamento atmosferico che si ripresenta ogni anno, soprattutto nei mesi invernali. Le cause sono molteplici e complesse, ma si possono riassumere in tre fattori principali: la geografia, il clima e le attività umane.

La Pianura Padana è una zona chiusa tra le catene montuose delle Alpi e degli Appennini, che impediscono la ventilazione e la circolazione dell'aria. Quando il tempo è stabile, con alta pressione e temperature miti, come nelle ultime settimane, si crea una situazione di inversione termica, in cui l'aria fredda rimane intrappolata al suolo e l'aria calda forma uno strato superiore che blocca il ricambio atmosferico. In queste condizioni, gli inquinanti prodotti dalle fonti antropiche si accumulano nell'aria, formando una cappa di smog che copre le città e le campagne.

Le fonti antropiche di inquinamento sono principalmente il traffico, il riscaldamento e l'agricoltura. La Pianura Padana è una delle aree più densamente popolate e industrializzate d'Europa, con un elevato numero di veicoli, abitazioni e imprese che emettono gas di scarico, particolato e altri agenti nocivi. Inoltre, la Pianura Padana ospita numerosi allevamenti intensivi e coltivazioni agricole che utilizzano fertilizzanti chimici, che contribuiscono alla formazione di ossidi di azoto e ammoniaca, precursori dell'ozono troposferico e del particolato secondario.

 

Gli effetti dello smog sulla salute e sull'ambiente

Lo smog ha conseguenze negative sia sulla salute umana che sull'ambiente. Gli inquinanti più pericolosi sono il particolato fine (PM2.5) e l'ozono troposferico (O3), che possono penetrare nelle vie respiratorie e nel sangue, causando irritazioni, infiammazioni, allergie, asma, bronchiti, enfisemi, malattie cardiovascolari e tumori. Secondo l'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), il valore guida annuale per il PM2.5 è di 10 μg/m³ (microgrammi per metro cubo di aria), mentre per l'O3 è di 100 μg/m³. Tuttavia, questi valori vengono spesso superati nella Pianura Padana, con picchi che raggiungono anche 200 μg/m³ per il PM2.5 e 180 μg/m³ per l'O3. Secondo il sito IQAir, la concentrazione di PM2.5 a Milano è attualmente 29.7 volte superiore al valore guida dell'Oms.

Lo smog ha effetti negativi anche sull'ambiente, in quanto altera gli ecosistemi, riduce la biodiversità, danneggia le colture, le foreste e i monumenti, contribuisce al riscaldamento globale e all'acidificazione delle piogge. Secondo uno studio di Greenpeace, lo smog nella Pianura Padana provoca ogni anno la perdita di 4,5 milioni di tonnellate di raccolti agricoli, con un costo stimato di 1,5 miliardi di euro.

 

Le possibili soluzioni per combattere lo smog

Per ridurre lo smog nella Pianura Padana sono necessari interventi strutturali e comportamentali, che coinvolgano le istituzioni, le imprese e i cittadini. Tra le misure strutturali, si possono citare la promozione dei trasporti pubblici e alternativi, l'efficientamento energetico degli edifici, la conversione delle fonti fossili a quelle rinnovabili, la riduzione degli allevamenti intensivi e l'adozione di pratiche agricole sostenibili. Tra le misure comportamentali, si possono citare la limitazione dell'uso dell'auto privata, la chiusura delle finestre nelle ore più inquinate, l'uso di mascherine protettive, l'acquisto di purificatori d'aria e l'evitazione dell'esercizio fisico all'aperto.

Queste azioni richiedono una forte volontà politica, una collaborazione tra le diverse regioni e una sensibilizzazione della popolazione. Solo così si potrà garantire una qualità dell'aria accettabile per la salute e l'ambiente, e rendere la Pianura Padana una zona più vivibile e sostenibile.

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