la battaglia contro lo zar

Addio a Navalny, il funerale ostacolato in tutti i modi dal Cremlino

L’oppositore di Putin, morto in una colonia penale, sarà sepolto in una chiesa periferica di Mosca. Rischio arresto per chi parteciperà alla cerimonia

Addio a Navalny, il funerale ostacolato in tutti i modi dal Cremlino

L’ha sfidato fino alla fine, resistendo a veleni, torture, minacce, forse l’unico capace di contrastare Putin, in corsa per la rielezione a capo della Federazione russa a marzo. E anche da morto, continua a spaventare. A poche ore dal suo funerale, secondo la sua portavoce “Non si trova un carro funebre”. Lo riporta la BBC. Oggi si terranno i funerali di Alexey Navalny, in una chiesa alla periferia estrema di Mosca. I collaboratori del nemico numero uno di Putin: “Impedito di affittare una sala”, per permettere ai suoi seguaci di salutare l’oppositore di cui la morte in prigione porta il marchio del Cremlino.

 

Difficoltà a trovare un’agenzia funeraria

“In un posto ci hanno detto chiaramente che alle agenzie funerarie era proibito lavorare con noi”, ha denunciato la portavoce, Kira Yarmish. Alla fine si è dovuto scegliere il tempio dell’Icona della Madre di Dio ‘Placa i miei dolori’: una chiesa bianca a cinque cupole che si trova a Maryno, un quartiere del sud di Mosca non proprio centrale e quindi non facilmente accessibile da tutti in un giorno lavorativo.

Poi il corpo di Navalny sarà sepolto nel vicino cimitero Borisovsky, sull’altra riva del fiume Moscova e a circa 30 minuti a piedi dalla chiesa. Il Cremlino probabilmente teme che il funerale si trasformi in una manifestazione contro il regime.

Vicino a quel cimitero c'è anche un altro cimitero quello di Troyekurovskoye dove riposano la giornalista Anna Politkovskaya e il dissidente ed ex vicepremier Boris Nemtsov: due voci critiche che denunciavano apertamente la deriva autoritaria della Russia di Putin. Politkovskaya è stata uccisa nel 2006. Nemtsov nel 2015. E in entrambi i casi sono stati condannati solo i presunti esecutori, ma gli investigatori non hanno fatto luce sui mandanti. Per entrambi i crimini però molti sospettano un collegamento con la Cecenia: la regione del Caucaso governata dal luogotenente di Putin, Ramzan Kadyrov, accusato di terribili violenze e gravissime violazioni dei diritti umani.

Navalny nove anni fa non poté partecipare al funerale del suo amico Nemtsov. Era stato condannato a 15 giorni di detenzione per aver distribuito dei volantini che promuovevano una protesta antigovernativa, e le autorità gli negarono anche le poche ore di permesso che aveva chiesto per assistere al funerale. 

 

Rischio arresto per chi parteciperà alla cerimonia

“Il funerale non so ancora se sarà pacifico o se la polizia arresterà quelli che verranno a salutare Alexei”, ha dichiarato la moglie del dissidente, Yulia Navalnaya.

Nei giorni seguenti alla morte di Navalny, infatti, la polizia russa ha arrestato centinaia di persone che avevano voluto rendere omaggio all’oppositore deponendo fiori davanti ai monumenti alle vittime della repressione sovietica.

Il braccio destro di Navalny, Ivan Zhdanov, ha raccontato che la madre di Navalny, Lyudmila, avrebbe voluto seppellire il figlio al cimitero Troyekurovskoye di Mosca, ma che le autorità non gliel’abbiano permesso continuando fino all’ultimo a spingere per un funerale “segreto”.

 

Avvelenato, condannato, morto in prigione. Alexei Navalny ha pagato con la vita la sua battaglia contro Vladimir Putin, denunciando incessantemente la repressione, la corruzione e l’attacco del Cremlino all’Ucraina.

Verrà sepolto oggi sotto stretta vigilanza della polizia.

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