751esimo giorno di guerra in Ucraina

Elezioni in Russia: la corsa di Putin verso il quinto mandato

In un’epoca segnata da tensioni geopolitiche e conflitti, i cittadini russi sono chiamati ad esprimere il loro voto, ma senza sorprese su chi vincerà

Elezioni in Russia: la corsa di Putin verso il quinto mandato

In un’epoca segnata da tensioni geopolitiche e conflitti, la Russia si appresta ad eleggere il suo Presidente alle elezioni presidenziali 2024, con seggi aperti da oggi fino a domenica, e sparsi in 11 fusi orari, da est a ovest. Vladimir Putin, al potere da oltre due decenni, sembra destinato a un quinto mandato in un clima di crescente isolamento internazionale. Con l’Ucraina che intensifica gli attacchi e l’opposizione interna repressa, il voto si annuncia come un passaggio formale più che un autentico test democratico. La procura di Mosca ha già messo in chiaro: proteste e dissenso non saranno tollerati.

 

La corsa di Putin verso il quinto mandato 

Giorno 751 del conflitto in Ucraina, la Russia si prepara a rinnovare la sua leadership. Vladimir Putin, senza avversari di peso, si avvia verso un altro mandato presidenziale. I sondaggi lo vedono favorito per altri sei anni di governo. Intanto, in Francia, Macron non esclude l’invio di truppe in Ucraina, mentre Tajani in Italia si oppone all’idea di truppe italiane sul campo. Nel frattempo, il mistero si infittisce attorno alla Lukoil con la morte di un quarto dirigente in due anni.

Ma per ora le luci sono tutte puntate sulle elezioni presidenziali russe 2024, che vedono anche una novità: i cittadini dei ‘Nuovi Territori’, le aree ucraine annesse dalla Russia, votano per la prima volta. La possibilità di votare online per 23 soggetti della Federazione e la Crimea solleva però preoccupazioni di brogli. Nonostante le tensioni, Putin appare sicuro di ottenere il quinto mandato, le urne saranno aperte da venerdì mattina a domenica sera, anche nei territori occupati in Ucraina e la Transnistria.

Tra i candidati sfidanti, che già siedono in Parlamento, fanno parte della cosiddetta opposizione sistemica contro il partito governativo Russia Unita, oltre a Putin, figurano:

Nikolay Karitonov, 75 anni, candidato del Partito Comunista (Kprf);

Leonid Slutsky, 56 anni, candidato del partito Liberal-democratico orfano dello storico leader Vladimir Zhrinovsky;

Vladislav Davankov, 39 anni, in politica dal 2020 e prima uomo d'affari.

 

Elezioni sotto il fuoco incrociato

Mentre i bombardamenti ucraini si intensificano, i cittadini russi si dirigono alle urne. Le elezioni presidenziali, destinate a confermare Vladimir Putin per un quinto mandato, hanno avuto inizio nelle lontane regioni di Kamchatka e Chukotka. Il voto si estende per tutto il paese, inclusi i territori occupati in Ucraina e la Transnistria. Putin, al comando da oltre due decenni, invoca un voto “patriottico” in tempi turbolenti, fronteggiando tre candidati che non contestano né l’offensiva in Ucraina né le politiche repressive interne.

Nel frattempo la procura di Mosca mette in guardia: nessuna protesta è tollerata durante le elezioni. L’avviso segue l’appello ai cittadini dell’opposizione e della vedova di Navalny, di recarsi al voto di massa il 17 marzo. Le autorità avvertono che tali azioni, illegali secondo la legislazione russa, ostacolano i diritti elettorali e il lavoro delle commissioni, con possibili conseguenze penali secondo l’articolo 141 del codice penale russo.

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