L’avanzata della zanzara Aedes aegypti

Cresce l’emergenza Dengue in Brasile: oltre 1,5 milioni di casi

L’allarme Dengue in Brasile cresce con una stima di 4,2 milioni di contagi entro il 2024. Situazione critica anche per zika e chikungunya. Le ultime notizie

Cresce l’emergenza Dengue in Brasile: oltre 1,5 milioni di casi

La dengue rappresenta una minaccia crescente per la salute pubblica globale. Trasmessa dalla zanzara Aedes aegypti, questa malattia virale si manifesta con febbre alta, dolori muscolari e, nei casi più gravi, può portare a complicazioni potenzialmente letali. L’attuale epidemia in Brasile, con oltre 1,5 milioni di casi, segnala un’escalation preoccupante che richiede una risposta sanitaria immediata e coordinata per prevenire una crisi di proporzioni maggiori

 

Allarme Dengue: situazione critica in Brasile 

In Brasile, l’incidenza della febbre dengue sta suscitando crescente preoccupazione, con un bilancio che supera il milione e mezzo di casi. È stato dichiarato lo stato di emergenza a fronte di una situazione che si aggrava. I sintomi, che spesso si confondono con quelli della chikungunya, vedono anche un preoccupante ritorno del virus Zika.

Secondo un report del Washington Post, il Brasile ha registrato più di un milione di infezioni da dengue nei primi due mesi dell’anno, con proiezioni che indicano fino a 4,2 milioni di persone colpite entro la fine del 2024. Gabriela Paz-Bailey, esperta dei Centri brasiliani per il controllo e la prevenzione delle malattie, ha espresso allarme per l’incremento rapido dei casi: “La situazione sta degenerando in una crisi sanitaria pubblica, con la malattia che si diffonde anche in aree precedentemente non colpite.” Il ministero della Salute del Brasile sta intensificando le misure di contenimento, con diversi stati come Rio Grande do Sul, Rio de Janeiro, San Paolo e il distretto federale di Brasilia che hanno proclamato lo stato d’emergenza. Si stanno inoltre intensificando le campagne per limitare la diffusione della zanzara Aedes aegypti, vettore del virus della dengue.

La diagnosi differenziale tra dengue e chikungunya è complessa per i medici, data la similitudine dei sintomi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di gestire i casi sospetti di entrambe le malattie come se fossero dengue, a causa della sua maggiore letalità.

 

L’avanzata della zanzara Aedes aegypti e il clima

Gli specialisti avvertono che l’epidemia attuale potrebbe essere solo l’inizio. La zanzara Aedes aegypti, che trasmette la dengue, è comune nelle zone caldo-umide e potrebbe espandere il suo habitat con i cambiamenti climatici. Questo potrebbe portare alla diffusione della dengue in nuove aree, rendendola una malattia endemica in molte regioni, inclusi i paesi del sud Europa e il sud degli Stati Uniti.

 

Precauzioni e pareri degli esperti 

Il virologo Francesco Broccolo afferma che non c’è un rischio immediato di pandemia, ma enfatizza l’importanza della prevenzione. La strategia più efficace è prevenire l’arrivo della zanzara Aedes aegypti in Italia, attraverso controlli nei porti e negli aeroporti. Il Ministero della Salute ha già adottato misure preventive e sta monitorando l’ingresso di persone infette. In Italia, la presenza della zanzara tigre Aedes albopictus, che può trasmettere il virus, necessita di attenzione e azioni di controllo.

 

Sintomi, diagnosi e prevenzione 

La dengue si manifesta tipicamente con febbre alta entro 5-6 giorni dalla puntura di una zanzara, accompagnata da sintomi quali mal di testa intensi, dolori oculari, muscolari e articolari, nausea e vomito, e rash cutanei. I bambini possono non presentare sintomi evidenti. La diagnosi si basa sui sintomi e può essere confermata tramite test virologici o sierologici.

La mortalità della dengue è bassa, circa l’1%, ma può salire al 40% nelle forme emorragiche. Circa il 75% delle infezioni sono asintomatiche. La prevenzione più efficace è evitare il contatto con le zanzare tramite l’uso di repellenti, indumenti protettivi e zanzariere, oltre a interventi comunitari contro le zanzare vettori.

Nel febbraio 2023, l’Aifa ha approvato un vaccino tetravalente per la prevenzione della dengue.

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