dall’ultima bozza del decreto

Superbonus 2024 e zone terremotate: salvi i fondi per la ricostruzione

Il governo conferma lo sconto in fattura e la cessione del credito per i comuni terremotati. Stanziati 400 milioni per il 2024, con deroga zone sismiche

Superbonus 2024 e zone terremotate: salvi i fondi per la ricostruzione

In un contesto di incertezza normativa, il governo ha chiarito la posizione sul Superbonus per i comuni terremotati. La misura, che rischiava di ostacolare la ricostruzione, manterrà lo sconto in fattura e la cessione del credito. Un fondo di 400 milioni di euro per il 2024 è stato stanziato, con una quota di 70 milioni dedicata agli eventi del 2009.

 

Superbonus 2024 e zone terremotate

Nonostante le nuove restrizioni al Superbonus, introdotte mercoledì in Consiglio dei Ministri, le aree colpite dai terremoti in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria dal 2009 al 2016 non saranno penalizzate. La deroga, prevista dall’ultima bozza del decreto, permetterà di continuare a beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito fino al limite di 400 milioni di euro per il prossimo anno, di cui 70 milioni riservati ai danni del sisma del 2009.

La discussione post-approvazione del Decreto Legge ha sollevato preoccupazioni sulla possibile interruzione dei lavori di ricostruzione. In particolare, Forza Italia ha espresso disappunto per l’introduzione improvvisa della normativa, che ha creato tensioni all’interno del centrodestra e incertezza tra gli elettori delle regioni interessate.

 

Il controllo dei costi

La recente rettifica del Superbonus ha introdotto un tetto di spesa di 400 milioni di euro, con 70 milioni specificatamente destinati ai danni del terremoto del 2009 in Umbria e Marche. Il Commissario straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, è incaricato di monitorare il rispetto di questo limite, utilizzando i dati dal Portale nazionale delle classificazioni sismiche.

Il controllo dei costi non sarà semplice, considerando che solo nel centro Italia ci sono oltre 30mila unità immobiliari da ricostruire. La modifica legislativa solleva interrogativi sulla sua conversione in legge. Forza Italia chiede una sospensione del Superbonus con maggiore flessibilità, mentre l’opposizione desidera deroghe più estese, in particolare per il Terzo settore, sottolineando l’importanza degli incentivi fiscali per la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica.

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