giorno 776 di conflitto

Guerra in Ucraina, allarme a Zaporizhzhia: torna il pericolo nucleare

La centrale è stata oggetto di attacchi dronici, con rischi di incidenti nucleari. L’Aiea condanna gli attacchi, mentre Tajani invoca una zona franca

Guerra in Ucraina, allarme a Zaporizhzhia: torna il pericolo nucleare

L’ombra di una nuova Chernobyl si allunga sull’Europa. La centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel cuore del conflitto ucraino, è stata colpita da attacchi dronici, risvegliando il timore di una catastrofe atomica, con la comunità internazionale in allerta massima. Il capo dell’Aiea, Rafael Grossi, ha espresso una condanna ferma, richiamando tutti alla responsabilità per evitare conseguenze irreparabili.

 

Zaporizhzhia sotto assedio

La notte scorsa, la quiete della centrale atomica di Zaporizhzhia è stata squarciata dal ronzio sinistro dei droni. In meno di un giorno, l’impianto è stato preso di mira da più attacchi. Un drone ha colpito la struttura di contenimento del reattore sei, fortunatamente senza provocare danni irreversibili.

Rafael Grossi, a capo dell’Agenzia atomica internazionale, ha definito gli attacchi “sconsiderati”, sottolineando il rischio elevato di un incidente nucleare. La comunità internazionale, rappresentata anche dal ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, si è unita nel chiedere misure preventive. La proposta è quella di istituire una zona franca intorno alla centrale, per scongiurare il fantasma di Chernobyl che aleggia minaccioso.

 

Accuse incrociate e attacchi dronici

Kiev respinge le accuse russe, sostenendo che Mosca stia intensificando una campagna di disinformazione. Un portavoce ucraino ha accusato la Russia di orchestrare attacchi contro la centrale di Zaporizhzhia, mascherando la minaccia come se originasse dall’Ucraina. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato che domenica si sono verificati almeno tre attacchi diretti alle strutture di contenimento dei reattori. Un drone ha colpito un camion vicino a una mensa, lasciando tracce di sangue e almeno una vittima.

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa e tra le prime dieci al mondo, sta affrontando giorno dopo giorno, il rischio di incidenti di proporzioni inedite. Sebbene tutti i sei reattori siano spenti da quando è iniziato il conflitto, il reattore numero 4 rimane in uno stato di spegnimento a caldo per fornire energia alla città di Enerhodar. L’AIEA sta spingendo per lo spegnimento a freddo del reattore per aumentare la sicurezza. Nel frattempo, le autorità ucraine segnalano un’intensificazione delle operazioni militari russe e una crescente carenza di munizioni. Kiev denuncia inoltre che la Russia ha colpito la maggior parte delle centrali elettriche, aggravando la situazione bellica. Il comandante delle forze di terra ucraine, Alexander Pavlyuk, ha esortato all’arruolamento, enfatizzando che il destino del paese è in bilico.

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