l’incidente infernale

Tragedia di Suviana: prosegue l’incessante ricerca dei dispersi

Nella centrale di Bargi, le ricerche continuano. Sindacati scendono in piazza a Bologna per uno sciopero di 8 ore, chiedendo maggiore sicurezza sul lavoro

Tragedia di Suviana: prosegue l’incessante ricerca dei dispersi

La centrale idroelettrica di Bargi rimane il fulcro di un’operazione di ricerca senza sosta. Quattro lavoratori rimangono dispersi dopo una tragica esplosione che ha scosso il bacino di Suviana martedì pomeriggio. Le squadre di soccorso, composte da cento vigili del fuoco, sommozzatori e tecnologie all’avanguardia, lavorano contro il tempo per penetrare i livelli inferiori della struttura, ancora sommersi e ostruiti dai detriti.

La comunità, stretta in un abbraccio di solidarietà, attende con ansia ogni possibile segnale di vita, mentre i soccorritori si muovono tra le macerie con determinazione e coraggio.

 

La notte senza fine

La centrale idroelettrica di Bargi, situata nel bacino di Suviana, è stata teatro di una tragica esplosione martedì pomeriggio. Un alternatore ha ceduto, lasciando quattro lavoratori dispersi al loro destino. Nonostante gli sforzi incessanti, la notte si è conclusa senza alcun ritrovamento. I livelli d’acqua nei piani inferiori della struttura, ancora sommersi e disseminati di detriti, rendono le operazioni di soccorso estremamente ardue. Cento vigili del fuoco sono al lavoro, affiancati da sommozzatori e tecnologie avanzate come droni acquatici e idrovore, in una corsa contro il tempo per riportare i dispersi alle loro famiglie.

 

Le operazioni di soccorso presso la centrale di Suviana si sono concentrate anche al ripristino delle misure di sicurezza. Una condotta a rischio è stata messa in sicurezza per prevenire possibili inondazioni che avrebbero potuto mettere in pericolo i soccorritori. Gli oli sono stati rimossi dalla vasca centrale, e le pompe idrovore sono entrate in azione per drenare l’acqua che si era accumulata. Enel ha contribuito abbassando il livello dell’acqua nel bacino di Suviana di un metro, facilitando così le operazioni. Nonostante ciò, le speranze di trovare i dispersi vivi sono minime. Luca Cari, responsabile comunicazione dei Vigili del fuoco, ha espresso poco ottimismo: “Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea”.

 

Il bilancio attuale rimane invariato rispetto al primo giorno: tre vittime, quattro dispersi e cinque feriti. Alcuni familiari delle persone coinvolte hanno visitato la centrale, mentre la Regione Emilia-Romagna e Enel Green Power hanno fornito supporto psicologico ai parenti delle vittime. Oltre al dolore, emergono interrogativi urgenti: l’origine dell’esplosione durante il collaudo, che ha causato il crollo del solaio e l’inondazione dei locali, rimane un mistero da risolvere attraverso un’inchiesta. L’attenzione si concentra anche sui subappalti legati ai lavori del cantiere. Inizialmente si parlava di dipendenti esterni, ma ora si scopre che tra i feriti, i dispersi e i lavoratori illesi, almeno sei erano impiegati di Enel Green Power. Tuttavia, l’azienda non ha fornito dettagli precisi.

 

La centrale di Bargi al centro delle controversie

La centrale idroelettrica di Bargi è diventata il palcoscenico di un acceso dibattito tra istituzioni, politici e sindacati. La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, invita alla cautela, sottolineando la prematurità di qualsiasi conclusione sugli eventi non ancora chiariti. Nel frattempo, la Cgil di Bologna, per voce del segretario Michele Bulgarelli, esprime preoccupazione per la mancanza di chiarezza riguardo le aziende dei lavoratori coinvolti. Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, osserva la necessità di maggiore attenzione anche nelle società partecipate dallo Stato. Elly Schlein, segretaria del Pd, commenta con fermezza: “Non possiamo più tollerare queste tragedie lavorative”.

Dall’altra parte, Enel Green Power si difende attraverso il suo amministratore delegato, Salvatore Bernabei, che ricorda come la centrale fosse non operativa dal 2022 per lavori di aggiornamento tecnologico. Bernabei enfatizza la scelta di collaborare con aziende di prestigio nel settore elettrico e idroelettrico, come Siemens, Abb e Voith, sottolineando la serietà e competenza dei contractor coinvolti. Per quanto riguarda i subappalti, Bernabei rimanda le domande ai contractor, che possono avvalersi di ulteriori specialisti per lavori così complessi. I lavori in corso erano focalizzati sull’aggiornamento tecnologico, in particolare sulle prove di collaudo del secondo gruppo, con le prove del primo gruppo già completate nelle settimane precedenti.

 

La risposta della comunità

Nel frattempo, la città di Bologna si è unita in un grido di protesta contro le morti sul lavoro. Sindacati e cittadini, mossi da un senso di indignazione e dolore, hanno indetto uno sciopero di otto ore e una manifestazione che, sebbene pianificata da tempo, assume ora un significato ancor più profondo. Il sindaco Matteo Lepore ha esortato la comunità a partecipare numerosa, trasformando il dolore in un appello per la sicurezza e la giustizia. Mentre la città si ferma, con treni, bus e metro in pausa, l’eco della tragedia di Suviana risuona, un monito per il presente e un richiamo all’azione per il futuro.

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