Le nuove sfide per la prevenzione

Giovani europei e sostanze: un campanello d’allarme dall’Oms

L’Oms Europa lancia un allarme sul consumo di alcol e sigarette elettroniche tra gli adolescenti. Richieste azioni immediate per contrastarne l’uso diffuso

Giovani europei e sostanze: un campanello d’allarme dall’Oms

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) Europa ha rilasciato un rapporto che suona come un campanello d’allarme per le autorità pubbliche. La ricerca, che ha coinvolto 280mila giovani, rivela un consumo preoccupante di alcol, sigarette elettroniche e cannabis. Con oltre la metà dei quindicenni che hanno già sperimentato l’alcol e un uso crescente delle e-cig, si evidenzia l’urgenza di interventi mirati per salvaguardare la salute dei più giovani.

 

Consumo di alcol: una tendenza inquietante 

Il rapporto Oms/Europa dipinge un quadro inquietante del consumo di sostanze tra gli adolescenti europei. La prevalenza dell’alcol tra i giovani è particolarmente allarmante, con il 57% dei quindicenni che ha già avuto esperienze con bevande alcoliche. Questa tendenza si manifesta con quasi il 37% che ha consumato alcol negli ultimi 30 giorni e un 9% che ha vissuto episodi di ubriachezza significativa. La facilità di accesso e la normalizzazione dell’alcol tra i giovani richiedono una risposta politica forte e immediata per prevenire danni a lungo termine.

 

E-cig e cannabis: nuove sfide per la prevenzione

Il consumo di sigarette elettroniche e cannabis non è meno preoccupante. Il rapporto evidenzia che un adolescente su cinque ha utilizzato e-cig di recente, segnalando un trend in crescita. Inoltre, si osserva una riduzione del divario di genere nell’uso di queste sostanze. L’Oms sottolinea l’importanza di strategie di prevenzione mirate, considerando le significative conseguenze a lungo termine di queste tendenze. I politici sono chiamati a non ignorare questi risultati allarmanti e a intervenire con misure efficaci per proteggere i giovani.

Le sigarette elettroniche stanno guadagnando terreno tra gli adolescenti, superando le sigarette tradizionali in termini di popolarità. Il 32% dei quindicenni ha dichiarato di aver provato le e-cig, e il 20% le ha utilizzate nell’ultimo mese, rispetto al 25% che ha fumato sigarette convenzionali. Questo spostamento verso le e-cig, secondo l’Oms, necessita di azioni specifiche per affrontare questa crescente preoccupazione per la salute pubblica. Si raccomanda di contrastare l’inserimento di prodotti dannosi in videogiochi e altri media che influenzano i giovani.

Per quanto riguarda la cannabis, si registra un calo nel consumo tra i quindicenni, passando dal 14% nel 2018 al 12% nel 2022. L’Oms avverte che l’uso precoce di cannabis può portare a dipendenza e comportamenti problematici in età più avanzata, sottolineando l’importanza della prevenzione nell’adolescenza per promuovere scelte di vita sane. Si osserva anche un appiattimento delle differenze di genere nell’uso di sostanze, con le ragazze che raggiungono o superano i ragazzi nei tassi di fumo, consumo di alcol e uso di e-cig entro i 15 anni. L’Oms suggerisce misure per ridurre il consumo di sostanze tra i giovani, come l’aumento delle accise, la limitazione della disponibilità di prodotti contenenti nicotina, tabacco e alcol, l’applicazione di età minime per l’acquisto e il divieto di aromi nei prodotti a base di nicotina e tabacco, oltre a un bando totale su pubblicità e sponsorizzazioni.

 

La lotta contro i prodotti nocivi 

Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’Oms per l’Europa, esprime preoccupazione per l’uso diffuso di sostanze nocive tra i giovani. Sottolinea che il cervello continua a svilupparsi fino ai 25 anni e che è fondamentale proteggere gli adolescenti dagli effetti di prodotti tossici e pericolosi. La costante esposizione dei bambini al marketing online di prodotti dannosi e la loro normalizzazione nella cultura popolare, come nei videogiochi, rappresentano una grave minaccia per la salute pubblica. L’Oms/Europa si impegna a collaborare con i paesi per assicurare ai giovani un inizio di vita ottimale, proteggendoli da prodotti che creano dipendenza e che possono compromettere la loro qualità di vita futura.

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