In Commissione finanze

Superbonus e Sugar Tax in Senato tra manovre e strategie di partito

Astensione tattica di Forza Italia sul voto del Dl Superbonus (che passa con l’assist di Iv), scambiandola con il rinvio al 2025 della tassa sullo zucchero

Superbonus e Sugar Tax in Senato tra manovre e strategie di partito

La giornata di ieir in Senato si è aperta sotto il segno della tensione, con gli occhi puntati sulla Commissione Finanze. Il dibattito sul Superbonus ha acceso gli animi, delineando un quadro politico di alleanze e strategie. La proposta del governo di spalmare i crediti in dieci anni ha trovato sostegno in Italia Viva, mentre Forza Italia ha optato per un’astensione tattica, scambiandola per il rinvio della controversa Sugar Tax.

 

Strategie ed equilibri precari in Senato

La Commissione Finanze del Senato è stata teatro di una giornata ad alta tensione. Il voto sugli emendamenti al Decreto legge Superbonus ha messo a dura prova la coesione della maggioranza. Il testo governativo, che mira a dilazionare i crediti del Superbonus su un arco di dieci anni, ha superato l’ostacolo grazie al voto favorevole di Italia Viva e all’astensione calcolata di Forza Italia. Quest’ultima, pur minacciando un voto contrario a seguito della bocciatura dei propri subemendamenti, ha preferito astenersi, ottenendo in cambio il posticipo dell’entrata in vigore della legge sulle bevande zuccherate. Un compromesso che ha svelato la complessità delle trattative interne alla maggioranza e ha evidenziato la fragilità degli equilibri parlamentari.

 

La Sugar tax al centro del conflitto

Il risultato del voto ha evidenziato una certa fragilità della maggioranza, con Fratelli d’Italia che ha tentato di influenzare l’esito ampliando il numero dei senatori in Commissione. La mossa, però, non ha sortito l’effetto sperato a causa dell’astensione di Forza Italia, che ha giocato la carta del rinvio della Sugar Tax. La decisione ha suscitato reazioni contrastanti, con il vice premier Antonio Tajani che ha ribadito la posizione del partito, pur esprimendo rammarico per la bocciatura degli emendamenti: "Non c'è la sugar tax - ha detto il segretario di Fi al termine della sessione -. Rimane il superbonus con effetto retroattivo perché i nostri emendamenti sono stati bocciati in commissione. Mi spiace e penso che sia un errore. Domani - oggi ndr - in aula saremo però leali nei confronti del Governo", modificando quindi la durezza espressa precedentemente.

 

Giancarlo Giorgetti, dal canto suo, ha difeso la necessità di una “disintossicazione” dal Superbonus, si é detto "serenissimo perché nel giusto" ed ha ripetuto che il superbonus "è una misura eccezionale per tempi eccezionali come tante cose più o meno giuste fatte in epoca pandemica. Finita quella ubriacatura da questo tipo di droga economica bisogna uscire. La disintossicazione purtroppo è dolorosa però qualcuno la deve fare".   

 

Giuseppe Conte invece ha criticato aspramente il modo di governare attuale: “Famiglie e imprese hanno preso impegni rispettando leggi dello Stato, anche con le loro leggi, quelle che Tajani e Giorgetti che adesso ripudiano. Hanno preso sei provvedimenti sul superbonus, lo hanno deciso per 18 mesi. Che modo di governare è?"…

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