Misure per le imprese

Decreto Sostegni bis in Consiglio dei ministri la settimana prossima

Allo studio il rinvio delle cartelle esattoriali al 31 maggio. Mentre nel ‘Fondo complementare’ è stato semplificato l’accesso al Superbonus edilizio

Decreto Sostegni bis in Consiglio dei ministri la settimana prossima

Dopo l’approvazione del testo definitivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza e il suo invio alla Commissione europea, l’attenzione del governo è ora sul decreto Sostegni bis, chiamato anche decreto imprese. Entro giovedì prossimo il provvedimento dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri. A via XX Settembre si lavora al documento che, molto probabilmente, affronterà anche il rinvio delle cartelle esattoriali, di cui nel decreto Proroghe varato ieri a Palazzo Chigi non c’è traccia.

Un’ipotesi è quella di un allungamento dei tempi al 31 maggio, anche per i pignoramenti, e di una gradualità nella ripresa delle riscossioni ampliando i tempi per le categorie più colpite. La data della fine di maggio sarebbe un punto di mediazione nella maggioranza rispetto alle istanze della Lega, che chiedeva la sospensione dei termini al 30 giugno. Il confronto è ancora aperto. Non è escluso che si possa far ricorso a un provvedimento specifico per le cartelle, fuori dal dl imprese, anche se dubbi non dovrebbero esserci sul termine fissato. Nelle prossime ore, presumibilmente entro domenica, si attende da parte del Ministero dell’Economia una comunicazione per anticipare ai contribuenti i termini del nuovo rinvio. 

 

Alla vigilia di una Festa del lavoro che quest’anno cade durante la peggiore crisi economica dal dopoguerra ad oggi, e in attesa della prima tranche di aiuti europei – se tutto va bene in arrivo per l’estate – l’esecutivo di Mario Draghi deve fare i conti con l’emorragia di posti di lavoro e la chiusura di migliaia di attività. I 40 miliardi finanziati in deficit con il secondo scostamento di Bilancio del 2021 serviranno a questo. Sono di oggi i dati del centro studi di Confartigianato, secondo cui “tra febbraio 2020 e marzo 2021 l’occupazione tra il popolo delle partite Iva è scesa di 345 mila unità, pari a una contrazione del 6,6 per cento”.

La Cgia ricorda anche che “secondo una recente indagine Istat, sono 292 mila le aziende in seria difficoltà”. Complessivamente si tratta di attività che danno lavoro a 1,9 milioni di addetti e producono un valore aggiunto che sfiora i 63 miliardi di euro, “micro imprese che corrono il pericolo di abbassare definitivamente la saracinesca”. I settori più colpiti sono “il tessile, l’abbigliamento, la stampa, i mobili e l’edilizia”. Nei servizi “ristorazione, alberghi, commercio al dettaglio, noleggio, viaggi, gioco e sport”. 

 

In attesa delle misure del decreto Sostegni bis, alcune novità sono già in arrivo con gli investimenti previsti all’interno del ‘Fondo complementare’. Trenta miliardi che si aggiungono alle risorse europee destinate al Recovery Plan, stanziati dal governo per mettere in moto opere e progetti, e destinati a creare nuova occupazione. Tra gli interventi il rifinanziamento del Superbonus edilizio, ma con modalità più semplici. I condomini potranno usufruirne dell’incentivo al 110% per le ristrutturazioni green e antisismiche per tutto il 2022 senza bisogno di aver completato almeno il 60% dei lavori entro giugno. I risparmi saranno, invece, monitorati dal Mef che dovrà inviare ogni tre mesi gli aggiornamenti delle stime alle commissioni parlamentari competenti. 

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