Consiglio dei ministri

Recovery, oggi a Bruxelles il Piano messo a punto dall’Italia

Dal governo via libera a Pnrr, Fondo complementare da 30 mld e al Dl proroghe. Salta l’obbligo nella Pubblica amministrazione dello smart working al 50%

Recovery, oggi a Bruxelles il Piano messo a punto dall’Italia

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza messo a punto dall’Italia verrà trasmesso oggi a Bruxelles. Il Consiglio dei ministri ha dato ieri sera il via libera al testo definitivo e ora si attende l’invio alla Commissione Europea. Da Palazzo Chigi disco verde anche al decreto che istituisce il maxi-fondo 2021-2026 da 30,64 miliardi che affiancherà il Recovery italiano. E’ il cosiddetto ‘Fondo complementare’ che viaggerà di pari passo con le risorse europee e i progetti con esse finanziati, ma che prevede investimenti che non è stato possibile inserire nel Pnrr e che avranno rendicontazione separata. Già decisa la ripartizione: 8,54 miliardi alla digitalizzazione, 9,32 alla transizione ecologica, 6,33 per le infrastrutture destinate alla mobilità sostenibile, 1 miliardo a istruzione e ricerca, 2, 56 a inclusione e coesione sociale, 2,89 alla salute.

 

In mattinata il Cdm aveva approvato il decreto sulle proroghe, undici articoli con alcune novità di rilievo. La prima: per le pubbliche amministrazioni salta l’obbligo dello smart working al 50%. Potrà rimanere in vigore non oltre la fine dell’anno, in attesa dei nuovi contratti. Salta anche il tetto del 60% indicato dai Piani organizzativi per il lavoro agile. Nulla di fatto, invece, sull’atteso dossier relativo alle concessioni balneari, che, a quanto si apprende, è ancora oggetto di riflessione da parte del governo. Si starebbe pensando a una sorta di norma ‘ponte’ sulle spiagge che faccia espressamente riferimento a una riforma. L’Italia è sotto procedura di infrazione da parte dell’Ue da dicembre 2020 e in assenza di una modifica della normativa per le concessioni, continuerà a rimanerci ancora a lungo.

 

Tra le misure adottate anche la proroga al 30 settembre 2021 della validità dei documenti di riconoscimento scaduti. Per le patenti di guida, relativamente alle domande presentate nel 2020, la prova di teoria potrà svolgersi entro la fine di quest’anno. Per quelle presentate da gennaio 2021 e fino alla cessazione dello stato di emergenza, la prova salta. Anche il rafforzamento sulle norme sul golden power, che è in sostanza un ampliamento degli obblighi di notifica come conseguenza del Covid-19, è stato prorogato. Il nuovo termine è il 31 dicembre 2021. Tra i rinvii accordato ai Comuni quello per l’approvazione dei bilanci preventivi e consuntivi, che slittano al 31 maggio. Il decreto “consentirà ai sindaci di affrontare le difficoltà che la pandemia ha generato sia sull’attività amministrativa e contabile, sia su quella organizzativa”, afferma Antonio De Caro, presidente Anci.

 

Resta in stand by la sospensione delle cartelle esattoriali. Il presidente nazionale della Federazione autonoma piccole imprese (Fapi), Gino Sciotto, esprime preoccupazione per il mancato, nuovo rinvio delle notificazioni: “E’ una decisione assurda che ci auguriamo possa essere rivista immediatamente con il varo di un dl in materia fiscale, attraverso cui trovare una soluzione definitiva per i contribuenti italiani fortemente provati dalla crisi economica”. Senza “un intervento dell'esecutivo”, secondo la Fapi, l’Agenzia delle Entrate “riprenderà l’attività di riscossione per oltre 35 milioni di cartelle sospese, bloccando di fatto la ripresa economica ed occupazionale per le piccole imprese”.

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