820° giorno di conflitto

Guerra in Ucraina, le nuove direttive NATO e le tensioni USA-Russia

Il Segretario Generale Stoltenberg ha esortato a togliere il divieto imposto a Kiev di utilizzare le armi fornite per colpire obiettivi nei territori russi

Guerra in Ucraina, le nuove direttive NATO e le tensioni USA-Russia

La guerra in Ucraina entra nel suo 820° giorno con sviluppi significativi che potrebbero ridefinire l’equilibrio di potere internazionale. La NATO, guidata dal Segretario Generale Jens Stoltenberg, ha esortato a togliere il divieto imposto a Kiev di utilizzare le armi fornite per colpire obiettivi all’interno del territorio russo. Questa mossa, che segna un potenziale cambiamento nella strategia militare dell’Ucraina, arriva in un momento in cui le tensioni tra gli Stati Uniti e la Russia si acuiscono ulteriormente.

 

La nuova strategia della NATO

Il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha aperto la strada a un cambiamento radicale nella politica dell’Alleanza Atlantica. In una recente intervista concessa al settimanale ‘The Economist’, Stoltenberg ha esortato gli alleati che supportano l’Ucraina con forniture militari a eliminare il divieto che impedisce a Kiev di mirare a obiettivi militari russi. Questa dichiarazione rappresenta un chiaro distacco dalla precedente linea di condotta, che vedeva una certa riluttanza nel permettere all’Ucraina di adottare un approccio più aggressivo nei confronti della Russia. Allo stesso tempo, i paesi NATO del fronte est hanno espresso il loro sostegno, proponendo la creazione di un “muro di droni antirusso” lungo il confine che va dalla Norvegia alla Polonia, una mossa che potrebbe intensificare ulteriormente le tensioni nella regione.

 

Nuovo pacchetto di aiuti militari, tensioni USA-Russia

Parallelamente, l’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, ha espresso preoccupazioni riguardo alle intenzioni degli Stati Uniti, accusandoli di non volere la pace in Europa. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa TASS, Antonov ha criticato l’amministrazione statunitense per aver annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina del valore di 275 milioni di dollari proprio nel momento in cui la Russia manifestava la sua disponibilità a negoziare una risoluzione del conflitto. Queste dichiarazioni arrivano in un contesto in cui il presidente russo Vladimir Putin ha espresso la sua prontezza a un cessate il fuoco lungo le linee attuali, una proposta che fa parte della cosiddetta “bozza di Istanbul”, la quale mira a stabilire i termini per una possibile tregua.

Nello specifico, il nuovo pacchetto di aiuti militari Usa destinato all'Ucraina, deciso in risposta all'avanzata delle truppe russe nella regione di Kharkiv, "fa parte - come dichiarato dal segretario di Stato americano, Antony Blinken - dei nostri sforzi per aiutare l'Ucraina a respingere l'assalto russo vicino a Kharkiv". Le forniture dei pacchetti precedenti sono già arrivate in prima linea e che questa nuova tranche sarà inviata il più rapidamente possibile per consentire all'esercito ucraino di difendere il proprio territorio e proteggere la popolazione. "Gli Stati Uniti e la coalizione internazionale continueranno a sostenere l'Ucraina nella difesa della sua libertà," ha aggiunto Blinken.

Il pacchetto di aiuti comprende sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità (Himars), munizioni e proiettili di artiglieria da 155 mm e 105 mm, molto richiesti sul campo di battaglia. Inoltre, include sistemi anticarro Javelin e AT-4, mine anticarro, veicoli tattici, armi leggere e relative munizioni. Con questa nuova fornitura, il totale degli aiuti militari forniti dagli Stati Uniti all'Ucraina dall'invasione russa del febbraio 2022 sale a quasi 51 miliardi di dollari.

 

G7: beni russi per sostenere Kiev

Parallelamente, i ministri delle Finanze del G7, riuniti oggi, puntano a raggiungere un accordo di principio sull'utilizzo degli interessi derivanti dai beni russi congelati per sostenere Kiev. Sebbene l'intesa finale sia prevista per il vertice dei capi di Stato e di governo a metà giugno, questa mossa rappresenta un passo significativo verso un supporto economico più strutturato per l'Ucraina.

L'utilizzo dei beni russi congelati potrebbe rappresentare una nuova fonte di finanziamento per le necessità belliche e la ricostruzione dell'Ucraina, rafforzando ulteriormente la pressione economica sulla Russia e dimostrando l'impegno continuo della comunità internazionale a fianco di Kiev.

 

Putin "pronto al cessate il fuoco sulle linee attuali"

Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe disposto a fermare le ostilità in Ucraina, ma solo a condizione che le attuali posizioni sul terreno vengano mantenute. Secondo un articolo di Reuters che cita quattro fonti vicine al Cremlino, Putin ha dichiarato di essere aperto a trattative basate sulla "realtà che si è creata sul terreno". Tuttavia, ha specificato che i negoziati dovrebbero partire dalla bozza proposta a Istanbul nel marzo 2022, durante un incontro tra negoziatori ucraini e russi.

Nonostante queste dichiarazioni, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato che la Russia possa accettare un congelamento delle ostilità nelle attuali posizioni. Questo scetticismo è condiviso anche dai Paesi del fronte orientale della Nato. La Lituania, insieme ad altri cinque stati confinanti con la Russia - Lettonia, Estonia, Finlandia, Norvegia e Polonia - ha deciso di costruire un "muro di droni" per proteggere i propri confini dalle provocazioni russe, come annunciato dalla ministra dell'Interno lituana Agne Bilotaite.

Peskov ha ribadito che Putin è disposto a negoziare, ma solo per raggiungere gli obiettivi definiti dall'attuale operazione militare speciale. Queste posizioni ambigue del Cremlino sollevano dubbi tra gli osservatori internazionali. Un alto funzionario europeo ha espresso scetticismo all'ANSA, definendo le notizie riportate da Reuters come "speculazioni basate su fonti anonime". Nel frattempo, la situazione sul campo continua a essere critica, con nuovi episodi di violenza come la recente strage a Kharkiv.

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