attacco allo stato

Prigozhin e Wagner, in marcia verso Mosca per fermare Shoigu

Non è un colpo di stato dice il capo dei miliziani che si è ribellato al ministro della Difesa russo “male incarnato dalla leadership militare del paese”

Prigozhin e Wagner, in marcia verso Mosca per fermare Shoigu

Ciò che sta succedendo in Russia in queste ore ha qualcosa di incredibile e di "quasi" inatteso che avrà effetti sicuramente effetti diretti sul conflitto e il merito di aver sparigliato le carte in tavola e dato ai posteri una “verità” diversa da quella propinata dallo zar Putin. Tutto parte già alcuni mesi fa quando Yevgeny Prigozhin, il capo dei mercenari Wagner conosciuto anche come il cuoco di Putin, in alcuni video si scagliava contro l’operato del ministero della Difesa russo per i ritardi nella consegna delle armi, delle munizioni e nell’assistenza dei suoi soldati finanziati dallo stesso Putin.

E dopo le minacce di questi mesi, richieste inevase e disinteressamento da parte di Mosca, lo scontro si è trasformato in un attacco frontale al Cremlino. In un video di circa mezz'ora Prigozhin ha lanciato pesanti accuse contro il suo acerrimo nemico, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu accusandolo di aver ordinato di bombardare i campi della compagnia Wagner in Ucraina. E per questo Prigozhin ha ordinato ai suoi mercenari di marciare verso Mosca.

 

Cosa ha detto Prigozhin 

"Oggi hanno effettuato un attacco missilistico sui nostri campi posteriori e un numero enorme di nostri compagni è stato ucciso", ha detto Prigozhin. "Ci hanno ingannato a tradimento", ha aggiunto Prigozhin per poi dichiarare di aver inviato le sue truppe per cacciare Shoigu e invitare l'esercito russo a farsi da parte. "Questo non è un colpo di stato militare, ma una marcia della giustizia", ha detto Prigozhin che ha anche affermato come Shoigu avesse diretto personalmente il presunto attacco per poi fuggire. "Il male incarnato dalla leadership militare del paese deve essere fermato", ha gridato.

 

Capo Wagner: "siamo in 25mila. Unitevi a noi"

"Siamo in 25.000", ha dichiarato il leader dei miliziani invitando i russi, in particolare i soldati, a unirsi a loro e a non opporre resistenza.

Immediata la replica da Mosca: prima il ministero della Difesa russo ha respinto ogni accusa di attacchi ai mercenari. Poi il Cremlino: il presidente Vladimir Putin "è stato informato sulla situazione intorno a Prigozhin" e "si stanno prendendo le misure necessarie".

 

Prigozhin smonta la tesi russa sulla Nato: 

In un nuovo video Prigozhin ha dichiarato che quando è iniziata l'invasione su vasta scala la situazione del conflitto nel Donbass non era diversa da quella degli ultimi anni e non c'era nessuna "folle aggressione" da parte di Kiev, che non si apprestava ad attaccare la Russia assieme alla Nato. Secondo Prigozhin quindi, il ministro della Didesa russo Sergey Shoigu, ha "ingannato" sia la società sia Putin.

Il capo della Wagner "ha aperto una ferita nella narrativa russa, ha squarciato un velo di omertà e di disinformazione", ha commentato il ministro della Difesa Guido Crosetto a Washington per incontrare il collega americano Lloyd Austin. "E' un elemento di rottura in quello che finora sembrava un monolite", ha aggiunto Crosetto.

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