Ore decisive per l'economia italiana

Def 2021: cos’è e cosa prevede il documento che anticipa la Manovra

Il Nadef anticipa le linee guida della Manovra 2021 da 40 miliardi di euro, con 22 miliardi euro in deficit. Cos'è e cosa prevede la Nota di aggiornamento

Def 2021: cos’è e cosa prevede il documento che anticipa la Manovra

Def 2021, ultime notizie:

 

***Def 2021, ultime notizie 6 ottobre 2020: via libera del Consiglio dei Ministri alla Nota di aggiornamento al Def (Nadef) che anticipa la manovra finanziaria 2021. Il documento programmatico fino al 2023 prevede l'avvio graduale della Riforma fiscale firmata Gualtieri, che partirà nel 2021 con la conferma del taglio del cuneo fiscale e dell'assegno unico, mentre slitta al 2022 la Riforma delle aliquote Irpef, per alleggerire il peso fiscale sui ceti medi.

 

Queste le stime e gli obiettivi indicati nella Nadef.

 

Def 2021: cos’è e cosa prevede il documento che anticipa la Manovra

La Manovra finanziaria 2021 non sarà più da 20-25 miliardi di euro come inizialmente previsto, ma da 40 miliardi di euro viste le necessità legate alla ripresa dopo lo tsunami Covid-19 che ha messo in ginocchio l’intera economia italiana.

 

Oltre la metà di questa somma, 22 miliardi euro (1,3 punti di PIL), sarà in deficit, dopo i 100 miliardi di euro di debito extra già accumulato nel 2020 per affrontare gli iniziali effetti devastanti della pandemia.

 

Il governo, in attesa dell’arrivo dei soldi del Recovery fund, intende collocare titoli di stato sul mercato per poi rimpiazzarli mano mano con i prestiti in arrivo da Bruxelles, come già fatto con il programma europeo Sure contro la disoccupazione. 

 

I 209 miliardi di euro promessi da Bruxelles dovrebbero arrivare nel secondo trimestre del 2021, ma lo scontro sull’approvazione del bilancio pluriennale Ue 2021 – 2027 potrebbe far slittare tutto a metà 2022.

 

Nel frattempo, cresce l'attesa per l'approvazione da parte del Consiglio dei ministri del Nadef, Nota di aggiornamento al Def, prevista la prossima settimana, probabilmente lunedì 5 ottobre 2020.

 

Nadef: cos’è e cosa prevede la Nota di aggiornamento al DEF

La Nota di aggiornamento al DEF (Nadef) viene presentata alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del DEF - Decumento di Economia e Finanza in relazione alla maggiore disponibilità di dati ed informazioni sull’andamento del quadro macroeconomico e di finanza pubblica.

 

Il documento contiene l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, tenendo conto anche delle eventuali osservazioni formulate delle istituzioni UE competenti nelle materie relative al coordinamento delle finanze pubbliche degli Stati membri.

 

Quest’anno la scadenza del 27 settembre non è stata rispettata visto che questa volta il documento dovrà porre le basi per l’utilizzo del Recovery fund, illustrando anche quelle che potrebbero essere le novità in merito alla Riforma fiscale.

 

Il Nadef deve necessariamente aggiornare gli obiettivi programmatici rispetto al Documento di Economia e Finanza presentato ad aprile, contenere le eventuali modifiche e integrazioni al DEF e gli obiettivi di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale.

 

Solitamente anticipa le linee direttive della Legge di Bilancio, indicando i principali ambiti di intervento della Manovra di finanza pubblica.

 

Manovra 2021 da 40 miliardi. Gualtieri: PIL -9% nel 2020

Aggiornate le stime di PIL e debito inserite nel Documento di Economia e Finanza varato ad aprile, che indicavano un Prodotto Interno Lordo in flessione dell’8% e un debito al 155% nel 2020. Le indiscrezioni sul Nadef vedono il PIL italiano scendere nel 2020 del 9% per poi risalire al 6% nel 2021.

 

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, ha dichiarato che il governo ha deciso "un'espansione fiscale molto significativa con un deficit 2021 fissato al 7%" dal 5,7 tendenziale.

Il rapporto deficit/PIL per il 2020 è atteso al 10,8% (nel 2022 scenderà al 4,7% e nel 2023 al 3%).

 

Il debito dovrebbe attestarsi al 158% nel 2020 grazie anche alla forte ripresa degli investimenti pubblici spinti dal Recovery plan.

 

Il deficit ulteriore servirà per finanziare gli investimenti pubblici ma anche per sostenere gli investimenti privati, specifica il titolare del dicastero di via XX Settembre a Roma, confermando in materia fiscale un cambio nelle aliquote Irpef per rendere il sistema più semplice ed equo.

 

In particolare, i 40 miliardi di euro della Manovra finanziaria 2021 serviranno per avviare la Riforma fiscale tanto voluta da Gualtieri, basata sul taglio Irpef, sull’assegno unico (6 miliardi di euro) e sul proseguimento del taglio del cuneo fiscale, ma anche per finanziare gli ammortizzatori sociali per i settori più colpiti dalla pandemia, la cassa integrazione 2021. Previste anche misure per rilanciare il mercato del lavoro, in particolare sgravi contributivi per le aziende che assumono a tempo indeterminato (5 miliardi di euro).

 

La bozza della Manovra dovrà essere presentata a Bruxelles entro il 15 ottobre, insieme alle linee guida del Recovery Plan italiano per l’avvio delle consultazioni informali.

 

Suspence per l’approvazione del bilancio Ue: a rischio Recovery fund

I piani dell’esecutivo potrebbero essere messi in crisi da un grosso intoppo in Europa, quello sull’approvazione del bilancio pluriennale Ue visto che gli stati membri non trovano un accordo.  

 

Se la partita sul bilancio Ue non dovesse chiudersi entro metà ottobre, lo slittamento del Recovery fund sarebbe inevitabile, spostando al 2022 l’arrivo delle risorse necessarie per far ripartire le economie del Vecchio Continente dopo i devastanti danni provocati dal Coronavirus.

 

La notizia potrebbe riaprire le porte al Mes, mentre i politici italiani continuano a discutere sui vantaggi e gli svantaggi del Meccanismo europeo di stabilità o Fondo Salva Stati, senza arrivare ad una decisione definitiva.

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