Verso l'impeachment

Trump impeachment: cos’è, accuse e iter, domani il primo voto

Quali le accuse e le possibili conseguenze per il tycoon. Domani il primo voto, dopo l’ultimatum di Nancy Pelosi che ha chiesto la rimozione di Donald Trump

Trump impeachment: cos’è, accuse e iter, domani il primo voto

Scade tra poche l’ultimatum di Nancy Pelosi, al vicepresidente, Mike Pence, a cui la speaker della Camera ha chiesto di attivare la procedura di rimozione immediata di Donald Trump, altrimenti si procederà con l’impeachment. Il primo voto potrebbe arrivare mercoledì 13 gennaio. Nelle scorse ore, infatti, è stata bloccata la risoluzione, presentata dal leader della maggioranza alla Camera Usa, Steny Hoyer, per fare ricorso al 25esimo emendamento e dunque rimuovere il Presidente uscente prima della fine del mandato, tra meno di 10 giorni. A dire no è stato Alex Mooney, deputato repubblicano della Virginia, che ha così di fatto rinviato la questione. Ma l’ultimatum di Nancy Pelosi sta per scadere e se Pence, a cui spetta la decisione, non avvierà l’iter di rimozione, mercoledì la Camera voterà la messa sotto accusa di Trump. Ecco cosa potrebbe succedere.

 

Cos’è l’impeachment

E’ la messa sotto accusa nei confronti del Presidente Usa, nel caso in cui il Congresso ritenga che non sia più idoneo a servire il Paese. Questo può accadere nel caso in cui il capo della Casa Bianca abbia commesso i cosiddetti high Crimes and Misdemeanors, ossia gravi crimini o comportamenti disonorevoli, come tradimento, corruzione o abuso di potere.

 

Come funziona: chi dà il via al processo, come si vota

Ad attivare il procedimento è la Camera dei Deputati, che poi affida ad apposite commissioni l’indagine per verificare se siano stati commessi i reati ipotizzati. Nel 2019, quando Trump subì la prima messa sotto accusa poi venendo assolto, furono 6 le commissioni che lo ritennero colpevole, passando il fascicolo alla Commissione Giustizia e poi all'aula. Per la rimozione occorre la maggioranza qualificata dei 100 senatori. Biden ha comunque fatto sapere che vorrebbe che la procedura, in caso di via libera da parte della Camera, si svolgesse dopo i suoi primi 100 giorni per non fermare o influire sulle prime azioni di governo.

 

I precedenti: da Clinton a Trump

Per Donald Trump non si tratta della prima volta. Già nel 2019 la Camera aveva approvato due accuse contro di lui, cioè abuso di potere e ostruzione nei confronti del Congresso, ma in quel caso aveva poi trovato l’ostacolo del Senato (a maggioranza repubblicana) che aveva assolto l’allora Presidente americano. Il caso, dunque, si era chiuso. Oggi gli equilibri sono cambiati e con l’elezione di due senatori democratici della Georgia la Camera Alta è ora a maggioranza dem. In passato anche altri Presidenti hanno subito processi di impeachment. Nel 1868 toccò a Andrew Johnson, poi assolto, mentre nel 1974 Richard Nixon si dimise prima del voto. Nel 1998, invece, Bill Clinton venne assolto dal Senato dopo lo scandalo sessuale con la stagista Monica Lewinsky.

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