Il festival delle polemiche

Sanremo 2021, Amadeus: «O siamo compatti oppure ci rivediamo nel 2022»

Dopo le polemiche scoppiate negli ultimi giorni, il conduttore e direttore artistico Amadeus dice la sua: con le dovute precauzioni il Festival si può fare

Sanremo 2021, Amadeus: «O siamo compatti oppure ci rivediamo nel 2022»

“Sanremo si fa in sicurezza, o ci rivediamo nel 2022”.

Sono giornate difficili per l’organizzazione del festival di Sanremo.

Tra norme anti-Covid da rispettare, città blindata per evitare assembramenti, dubbi e proteste sul Web di artisti pronti a “scendere in piazza”, scrivono sui social, “se il teatro Ariston apre al pubblico, allora devono riaprire tutti i cinema e i teatri d’Italia”, Amadeus dice la sua.

 

Sanremo 2021, Amadeus: «Il Festival si può fare in sicurezza»

Il direttore artistico e conduttore del 70esimo Festival della canzone italiana, non ci sta a passare per quello che, “si intestardisce a fare Sanremo a tutti i costi”, e chiarisce la sua posizione in un’intervista al Corriere della Sera. Spiega che con i giusti distanziamenti, la presenza di figuranti tamponati in sala, e l’applicazione rigida del protocollo sanitario, Sanremo si può fare in sicurezza.

Dice:“Da parte mia c’è grande sostegno a tutto il mondo dello spettacolo dove c’è gente disoccupata che non lavora da quasi un anno. Penso che con le dovute accortezze, i distanziamenti e i numeri ridotti, teatri e cinema dovrebbero riaprire. Nel caso di Sanremo però parliamo di uno studio televisivo, come succede per tanti altri programmi. Pensiamo a figure contrattualizzate che sono parte integrante dello spettacolo nel rispetto del Dpcm. Con le giuste distanze possiamo arrivare a 380 persone in platea, mentre la galleria sarà ovviamente chiusa. Certo non ci potranno essere eventi esterni, in Colombo, dove c’è uno sponsor importante, troveremo un piano b perché credo sia giusto non rinunciare a un contributo economico rilevante. Ragiono in termini televisivi e commerciali: gli ascolti e gli incassi sono importanti, non sono pagato per la gloria. Ma io sono sempre stato chiaro o Sanremo si fa in sicurezza, oppure non si fa”.

 

Festival di Sanremo, a marzo oppure nel 2022

Amadeus ricorda che con Sanremo Giovani non ci sono stati problemi: “E’ stato fatto in un teatro piccolo, con tanti cantanti e tecnici che si sono avvicendati sul palco. È andato tutto bene, non abbiamo avuto mezzo problema. Se il protocollo sanitario è preciso le cose si possono fare. Con Sanremo Giovani la Rai lo ha dimostrato”.

Il conduttore esclude poi l’ipotesi di spostare il Festival al mese di maggio: “Se lo posticipi a maggio non è Sanremo, ma il Festivalbar. E poi chi ci dice che a maggio avremo lasciato le mascherine e potremo abbracciarci tranquillamente? Non vorrei che sembrasse che mi sono intestardito a fare Sanremo a tutti i costi. Lo deve volere la Rai, la discografia e la città di Sanremo. Lo dobbiamo volere tutti: o siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio oppure ci rivediamo nel 2022”.

Amadeus parla anche di Fiorello: “Ci sentiamo tutti i giorni, sta preparando cose molto belle, il pubblico sarà felice di trascorrere cinque serate in serenità: la gente ha bisogno di intrattenimento in un periodo psicologico molto difficile”.

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