premiazioni e omaggi

Festival di Cannes 2024: “Anora” di Baker conquista la Palma d’Oro

La 77ª edizione si conclude con un tributo a George Lucas e l’inaspettata vittoria di Sean Baker. L’Italia senza premi, nonostante la presenza di talenti

Festival di Cannes 2024: “Anora” di Baker conquista la Palma d’Oro

Nel cuore della Riviera Francese, il Festival del Cinema di Cannes ha celebrato la sua 77ª edizione con un finale spettacolare. Tra omaggi a leggende del cinema e sorprendenti vincitori, il festival ha ancora una volta dimostrato di essere un palcoscenico di prestigio per il talento cinematografico globale. Quest’anno, la Palma d’Oro ha trovato una nuova casa inaspettata, mentre l’Italia ha osservato con ammirazione, ma senza riconoscimenti.

 

Un finale stellare a Cannes 

Il sipario si chiude sulla 77ª edizione del Festival del Cinema di Cannes, un evento che ha unito il glamour alla celebrazione del cinema d’autore. Il gran finale è stato suggellato dall’omaggio a un’icona del cinema mondiale, George Lucas, creatore dell’epopea di “Star Wars”. La leggenda vivente è stata onorata con una Palma d’Oro speciale per il suo contributo inestimabile all’industria cinematografica. A consegnare il prestigioso riconoscimento è stato un altro gigante del cinema, Francis Ford Coppola, che ha condiviso con Lucas un momento di commovente fraternità artistica, simboleggiato da un abbraccio che rimarrà impresso nella storia del festival.

 

Sorpresa e trionfo di “Anora” 

Contro ogni previsione, è stata la commedia americana “Anora” di Sean Baker a ricevere la Palma d’Oro. Il film, descritto come un’esplorazione umoristica e umana dei club di striptease, ha conquistato il cuore della giuria, compresa la regista americana Greta Gerwig. La trama segue le vicende di una donna moderna e un oligarca russo in una Las Vegas contemporanea, intrecciando amore e comicità in un racconto che sfida le convenzioni. Baker, noto per il suo interesse verso personaggi imperfetti e storie di vita quotidiana, ha ribadito l’importanza di raccontare storie che riflettano la realtà, anche quando questa si nasconde proprio sotto i nostri occhi.

 

L’Italia senza premi

Nonostante la presenza di talenti italiani come Paolo Sorrentino e la vittoria di Marco Minervini per la miglior regia nella sezione “Un Certain Regard”, l’Italia non è riuscita a portare a casa premi principali. L’ultimo successo italiano rimane “Le otto montagne”, vincitore del premio della giuria nel 2022. Tuttavia, l’Italia ha avuto un ruolo significativo nella giuria di quest’anno, con Pier Francesco Favino tra i membri selezionati da Greta Gerwig, la prima regista americana a presiedere la giuria formata dalla fotografa turca Ebru Ceylan, l'attrice americana Lily Gladstone, l'attrice francese Eva Green, la regista libanese Nadine Labaki, il regista spagnolo Juan Antonio Bayona,  il regista giapponese Kore-eda Hirokazu e l'attore francese Omar Sy.

 

Audiard e Gomes tra i premiati

Nella prestigiosa cornice del Festival di Cannes, il Premio della Giuria è stato conferito al film “Emilia Pérez” di Jacques Audiard, un cineasta già noto per aver vinto la Palma d’Oro nel 2015 con “Dheepan”. Audiard ha nuovamente catturato l’attenzione e l’ammirazione con uno dei film più apprezzati di questa edizione, emergendo come uno dei favoriti sin dalla vigilia.

Il riconoscimento per la migliore regia è stato assegnato a Miguel Gomes per il suo lavoro in “Grand Tour”, mentre Jesse Plemons si è aggiudicato il titolo di migliore attore per la sua interpretazione nel film “Kinds of Kindness”, diretto da Yorghos Lanthimos. Un premio particolarmente significativo, il ‘prix d’ensamble’ per la migliore attrice, è stato vinto dall’intero cast femminile del narco-musical “Emilia Pérez”, anch’esso di Audiard, che ha visto protagoniste Adriana Paz, Zoe Saldana, Karla Sofia Gascone e Selena Gomez. Un momento toccante è stato quello di Karla Sofia Gascon, attrice trans spagnola, che ha ricevuto il premio con grande emozione, dedicandolo a tutte le persone trans che affrontano sfide quotidiane.

Gascon, che ha iniziato il suo percorso di transizione all’età di 46 anni, si è rivelata una vera scoperta in questo film, interpretando il ruolo di una trafficante di droga in un viaggio di autenticità e cambiamento. La sua vittoria segna un momento storico, essendo la prima attrice transgender a ricevere questo onore a Cannes.

Per quanto riguarda la migliore sceneggiatura, il premio è stato attribuito a “The Substancedi Coralie Fargeat, un altro film che ha lasciato il segno in questa edizione del festival. Il film è stato acclamato tanto da essere stato acquistato per la distribuzione in Italia da I Wonder Pictures. Infine, la Camera d’Or per la migliore opera prima è stata conferita ad “Armand” di Halfdan Ullman Tondel, presentato nella sezione Un Certain Regard, mentre la Palma d’Oro per il miglior cortometraggio è stata assegnata a “The Man Who Could Not Remain Silent” di Nebojsa Slijepcevic, con la Presidente di Giuria dei cortometraggi Lubna Azabal a celebrare il talento emergente.

 

Il coraggio di Rasoulof a Cannes

Il Premio Speciale della Giuria del Festival di Cannes è stato conferito al regista iraniano Mohammad Rasoulof, un uomo che ha sfidato le avversità per la sua arte. Con il suo film “Il seme del fico sacro”, Rasoulof ha ricevuto un’accoglienza trionfale a Cannes, segnata da un’ovazione che ha riecheggiato l’audacia e la resilienza dello spirito umano. Nonostante una condanna a otto anni di carcere in Iran e la minaccia di ulteriori pene a causa del suo film, Rasoulof ha lasciato il suo paese in segreto, privato del passaporto dalla Repubblica Islamica nel settembre 2017, per unirsi alla celebrazione del cinema a Cannes.

Durante la cerimonia, Rasoulof ha espresso un commovente pensiero per i membri del suo team che non hanno potuto condividere il momento di gloria con lui, sottolineando le pressioni subite dai suoi collaboratori in Iran. “Il mio cuore va soprattutto a loro”, ha dichiarato il regista, ricordando coloro che vivono quotidianamente sotto un regime che li ha presi in ostaggio.

 

Tutti i premi assegnati: il palmares di Cannes 

Il palmares della 77ª edizione del Festival di Cannes, presieduto da Greta Gerwig, include:

  • Palma d’Oro: “Anora” di Sean Baker;

  • Grand Prix: “All We Imagine as Light” di Payal Kapadia;

  • Premio della Giuria: “Emilia Perez” di Jacques Audiard;

  • Migliore Regia: Miguel Gomes per “Grand Tour”;

  • Premio Speciale per la Sceneggiatura: “The Seed of the Sacred Fig” di Mohammad Rasoulof;

  • Migliore Attore: Jesse Plemons per “Kinds of Kindness” di Yorgos Lanthimos;

  • Migliore Attrice: Adriana Paz, Zoe Saldana, Karla Sofia Gascone, Selena Gomez per “Emilia Perez” di Jacques Audiard;

  • Migliore Sceneggiatura: “The Substance” di Coralie Fargeat;

  • Camera d’Or: “Armand” di Halfdan Ullmann Tondel;

  • Palma d’Oro per il Miglior Cortometraggio: “The Man Who Could Not Remain Silent” di Nebojsa Slijepcevic.

 

Ascolto e rispetto: le parole del giurato Favino 

La conferenza stampa post-cerimonia è stata animata da un gesto simbolico di Omar Sy, che ha invitato i colleghi giurati a un momento di riflessione collettiva, ispirato dal film “Rapsodia d’agosto” di Akira Kurosawa. Pier Francesco Favino ha sottolineato l’importanza del rispetto e dell’ascolto reciproco tra i giurati, un valore che ha permeato l’intera edizione del festival.

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