Verso il governo

Governo Draghi, consultazioni da domani e al Colle forse mercoledì

Secondo rapido giro di consultazioni lunedì e martedì per il presidente incaricato Mario Draghi poi mercoledì da Mattarella per sciogliere la riserva

Governo Draghi, consultazioni da domani e al Colle forse mercoledì

Ieri, il presidente incaricato Mario Draghi, ha concluso il primo giro di consultazioni con ottimi risultati, riuscendo ad allargare il perimetro della maggioranza, ben oltre all’auspicata formula Ursula. Il M5s ha assicurato la sua lealtà e la Lega di Salvini si è detta pronta a partecipare senza mettere "veti e condizioni”. Appoggio di Italia Viva e del Pd, ai cui vertici è mal digerita però la possibilità di doversi sedere al tavolo con la Lega, lo stesso scietticismo anche per LeU. No (astensione) invece per Giorgia Meloni, che andrà nella comoda parte dell’opposizione costruttiva. 

Terminato ora il primo giro di consultazioni, lunedì e martedì il premier incaricato si appresta a farne un secondo: lo schema sarà identico al primo, per cui prima le forze più piccole, poi i partiti più grandi. E partirà anche il dialogo con le parti sociali. 

 

Secondo giro di consultazioni, e poi Draghi al Colle:

In attesa di sapere se Draghi formerà un governo tecnico o politico, se ci saranno delle personalità legate ai partiti, o se entreranno direttamente esponenti delle varie forze politiche e se il programma sarà circoscritto a pochi punti all'ordine del giorno o mirerà alla fine della legislatura, da domani inizia il secondo giro di consultazioni del premier incaricato Mario Draghi. Si riparte con un giro più veloce, insieme al confronto con le parti sociali. Già mercoledì o giovedì l’ex governatore della Bce potrebbe salire al Colle e sciogliere la riserva. Con in tasca, pronta, la lista dei ministri e la scelta di contare su una maggioranza "Ursula", con il centrosinistra allargato a Forza Italia. O se accettare anche Matteo Salvini, spinto al suo interno da una parte del ceto produttivo del Nord che lo ha invitato a stare dentro il governo, malgrado ciò significhi lasciare terreno fertile a Giorgia Meloni all’opposizione. 

 

Consultazioni Draghi, le Parti sociali e Confindustria

In attesa della convocazione, i leader di Cgil, Cisl e Uil chiederanno al presidente incaricato Mario Draghi, l’avvio di un rapporto sul Recovery Plan "obiettivo non è soltanto quello di affrontare i contenuti del Piano di ripresa e resilienza, visto che anche l'Ue prevede il coinvolgimento delle parti sociali, ma di prendere decisioni fondamentali per il futuro dei lavoratori”. Tra le priorità in agenda per le parti sociali sono: la proroga del blocco dei licenziamenti, Cassa integrazione Covid e riforma degli ammortizzatori sociali.

 

Anche Confindustria chiederà a Mario Draghi un vero confronto e una riforma radicale degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro efficaci, superando approcci assistenziali come il reddito di cittadinanza e quota 100.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA