Il voto della Camera

Fiducia governo Draghi, 262 sì al Senato. Oggi voto alla Camera

Il Senato ha votato sì alla fiducia al governo Draghi con 262 voti a favore, 40 contrari e 2 astenuti. Oggi si replica alla Camera: previsti 556 sì

Fiducia governo Draghi, 262 sì al Senato. Oggi voto alla Camera

Il governo Draghi ottiene la fiducia al Senato con 262 voti a favore e una manciata di senatori contrari: 40 in tutto tra parlamentari di Fratelli d'Italia e M5s, con il Movimento sempre più orientato verso una scissione.

 

Oggi si replica alla Camera, con i deputati convocati a Montecitorio alle ore 9. Non è previsto un nuovo discorso di Mario Draghi, che ieri ha toccato in dettaglio tutti i punti critici dell’emergenza sanitaria, economica e sociale dell’Italia.  

 

Governo Draghi ottiene la fiducia al Senato: 262 i sì, 40 i no, 2 astenuti

Dopo aver ascoltato il lungo e completo discorso di Draghi a Palazzo Madama, durato 53 minuti, il Senato ha votato sì alla fiducia al governo con 262 voti a favore, 40 contrari e 2 astenuti.

 

Il premier sembra intenzionato a combattere con “ogni mezzo la pandemia” impegnandosi a “informare i cittadini con sufficiente anticipo, per quanto compatibile con la rapida evoluzione della pandemia, di ogni cambiamento nelle regole”. Ci si attende, dunque un cambio di passo nella gestione dell’emergenza sanitaria ma anche nella politica estera, con un’Italia sempre più europeista e protagonista di un’alleanza atlantica.

 

Il presidente del Consiglio ha poi parlato di scuola, vaccini, ambiente, lavoro, giovani, donne, migranti, turismo, infrastrutture, ricostruzione, Mezzogiorno, Recovery fund e di tre riforme chiave Fisco, giustizia e Pubblica amministrazione. Un programma giudicato da alcuni troppo ambizioso, che potrebbe richiedere una decina d’anni per la sua attuazione.

 

Infine l’appello all’unità, che “non è un’opzione è un dovere” e alla responsabilità.

 

Oggi voto di fiducia alla Camera. Il M5s va verso la scissione

In Senato hanno votato contro il governo Draghi i 19 senatori di Fratelli d’Italia e 15 senatori del M5s, con il Movimento ormai proiettato verso una scissione.

 

Si guarda con attenzione alla giornata odierna interamente dedicata al voto di fiducia alla Camera. Secondo alcuni calcoli potrebbero essere 556 i parlamentari di Montecitorio favorevoli al governo Draghi.

 

Il governo dell’ex governatore della Bce potrebbe ottenere la più ampia maggioranza dell’intera storia repubblicana, superando i numeri di Monti, Dini e Ciampi. Lo stesso premier nel suo discorso ha parlato di un "nuovo e del tutto inconsueto perimetro di collaborazione" tra le forze politiche, di un sostegno "che non poggia su alchimie politiche ma sullo spirito di sacrificio, sul vibrante desiderio di rinascere, di tornare più forti e sull'entusiasmo dei giovani che vogliono un paese capace di realizzare i loro sogni. Oggi, l'unità non è un'opzione, ma un dovere. Un dovere guidato da ciò che son certo ci unisce tutti: l'amore per l'Italia".

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