I divieti

Nuove zone rosse in Lombardia: i mini lockdown dove e perché

La Regione Lombardia fa scattare la chiusura in quattro comuni per contenere la circolazione della variante inglese del virus, dove ci sono già focolai

Nuove zone rosse in Lombardia: i mini lockdown dove e perché

Sono quattro le zone rosse scattate da oggi in Lombardia, in un sorta di mini lockdown, deciso nelle scorse dalla Regione Lombardia per evitare la diffusione della temuta variante inglese, già identificata nei comuni interessati. Si tratta di Bollate (Milano), Viggiù (Varese), Mede (Pavia) e Castrezzato (Brescia). Chiuse attività e scuole, per poter circolare occorre un’autocertificazione.

La misura scatta dalle 18 di mercoledì 17 febbraio e sarà in vigore fino al 24 febbraio.

 

Divieto di spostamento

Nelle aree interessate è vietato ogni spostamento, tranne che per comprovati motivi di lavoro, di salute o necessità, che occorre indicare nell’apposito modulo, nel quale indicare il proprio abituale domicilio, un contatto telefonico valido, insieme alla dichiarazione di non essere sottoposti alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato positivo al covid-19 (fatti salvi gli spostamenti disposti dalle Autorità sanitarie), di essere "consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale" regolate dall'articolo 495 del Codice di procedura penale.

In caso di controlli, è possibile compilare l’autocertificazione insieme alle forze di polizia. In caso di infrazione è prevista una multa da 400 a mille euro, come previsto già con i divieti di Natale e Capodanno.

 

Aumentano i mini lockdown

Con il via alla zona rossa in quattro comuni lombardi, aumenta la diffusione delle chiusure totali che interessano il Paese, come in alcuni comuni delle Marche, di Abruzzo e Umbria. In particolare è scattata la zona rossa nelle province di Chieti e Pescara in Abruzzo, che invece è arancione sul resto del territorio da domenica 14 febbraio. E’ invece vietato ogni spostamento (ma non è una vera e propria zona rossa) da e per la provincia di Ancona, fino alle 24 di sabato 20, come annunciato dal Governatore Francesco Acquaroli in un post su Facebook.

E’ in vigore la zona rossa, poi, anche nel Lazio ed esattamente nel comune di Roccagorga (provincia di Latina), dal 15 febbraio e per 14 giorni, nonostante non sia stata identificata la variante inglese nei casi di contagio. 

 

Resta, infine, preoccupante la situazione in Umbria, dove dal 7 febbraio tutta la provincia di Perugia e sei piccoli comuni del Ternano (Lugnano in Teverina, Attigliano, Calvi dell'Umbria, Amelia, San Venzo e Motegabbione) sono in zona rossa. In questo caso l’allarme è scattato proprio per la presenza della mutazione inglese. Nonostante il mini lockdown restano aperte le scuole dell’infanzia (fascia 36 mesi – 6 anni) dopo che il Tar dell'Umbria ha sospeso la chiusura degli istituti nella provincia di Perugia e nei comuni di quella di Terni dichiarati zona rossa.

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