L’agguato a Virunga

Attacco in Congo: reazioni da Bruxelles, Ministro Di Maio torna a Roma

Le condoglianze di Borrell, Gentiloni, Michel ed Eurocamera all’Italia (e ONU) per la perdita dell’Ambasciatore Attanasio e del carabiniere che lo scortava.

Attacco in Congo: reazioni da Bruxelles, Ministro Di Maio torna a Roma

Ad esprimere le condoglianze direttamente al Ministro Luigi Di Maio è stato Josep Borrell, Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue. Per Bruxelles, è una notizia “estremamentepreoccupante che l’Unione europea sta seguendo “da vicino”, da quando, che questa mattina, ha sconvolto i leader delle istituzioni e i 27 Ministri degli Affari Esteri riuniti nel Consiglio CAE (in presenza) all’Europa building.

È quanto si apprende a poche ore dal triste esito dell’attacco al convoglio del ONU/WFP nella Repubblica del Congo, in cui hanno perso la vita l’Ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere, Vittorio Iacovacci, che lo accompagnava.

 

 

Reazioni da Bruxelles e rientro a Roma del Ministro Di Maio

Dopo aver informato i colleghi Ue riguardo all’emergenza, Luigi Di Maio ha espresso il suo cordoglio pubblicamente. Ha poi deciso di lasciare i tavoli del Consiglio prima della conclusione dei lavori per rientrare a Roma, d’urgenza, e gestire il da farsi. “Stiamo attivando tutte le istituzioni competenti per arrivare il prima possibile alla verità su questo vile attacco”, ha dichiarato il Ministro poco prima di lasciare il Consiglio.

Nel frattempo, commuove il tweet con cui la Rappresentanza Permanente d’Italia presso la NATO partecipa al dolore delle famiglie dei “caduti (...) nel generoso adempimento del loro dovere”. Solidarietà anche alla Farnesina e all’Arma dei Carabinieri, quella che si legge nel tweet del Commissario Paolo Gentiloni.

A dare un messaggio, chiaro e diretto, sul contesto degli scontri in Congo è Sophie Wilmes, Ministro degli Esteri del Belgio, con cui afferma che tale “atto ignobile (...) mostra la necessità urgente di riportare la pace in questa regione”.

 

 

I “pensieri” degli eurodeputati alle famiglie

È con profondo dolore che apprendiamo della morte dell’Ambasciatore italiano presso la Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, e di un carabiniere, uccisi in un attacco armato contro un convoglio delle Nazioni Unite", ha scritto David Sassoli su Twitter, aggiungendo, anche a nome degli eurodeputati, che i “pensieri (...) del Parlamento europeo vanno alle famiglie delle vittime”.

In una nota, anche l’eurodeputato Sandro Gozi (Renew Europe) parla di “un’azione contro chi ha sempre cercato di portare pace, stabilità e benessere in quella terra. Serve una risposta unitaria più forte da parte dell’Ue e di tutte le democrazie mondiali per impedire qualsiasi tentativo di ritorno al terrorismo”.

A detta di Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d'Italia/ECR, è prioritario “stabilizzare il Congo sradicando il terrorismo e proteggere i nostri diplomatici (...)”.

 

Il luogo “violento” dell’agguato: il parco dei Virunga

Il veicolo su cui viaggiavano l’Ambasciatore Attanasio ed il carabiniere Vittorio Iacovacci è stato colpito nel Parco di Virunga (nella zona di Goma), patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1979 e dichiarato sito a “rischio dal 1994. Zone storicamente instabili ed in mano ai ribelli sia locali che del Rwanda, Goma e il parco, in questi ultimi anni, sono stati l’arena delle guerriglie violente tra gruppi armati per il controllo delle risorse della regione.

Un operatore di Medici Senza Frontiere (che ha conosciuto Attanasio nel 2018) ha riportato, in un’intervista a RaiNews24, come in quelle aree vi sia “un sacco di gente che gira con i mitra spianati” e quanto la foresta sia ancora più pericolosa, anche per la “diplomazia” di chi cerca di muoversi liberamente per portare aiuti e assistenza (alimentare o medica) alle popolazione locale.

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