guerra e accordi

Ucraina al contrattacco in Donbass. Lavrov vola in Egitto per accordi

Sergey Lavrov è arrivato al Cairo per incontrare la leadership egiziana, per spiegare alla Lega degli stati arabi la posizione di Mosca sull’Ucraina

Ucraina al contrattacco in Donbass. Lavrov vola in Egitto per accordi

Proprio mentre infuriano i combattimenti nel Donbass, con l’Ucraina decisa a non cedere porzioni di territorio e la Russia che ha dichiarato di non volersi accontentare della regione, il ministro degli Esteri russo è oggi al Cairo, in Egitto.

Lo scopo della visita è il rafforzamento della partnership con le autorità del Cairo e soprattutto della Lega Araba, guidata proprio dall’Egitto, come chiarito da Hossam Zaki, vicesegretario generale della Lega, secondo la Tass.

 

Cosa fa Lavrov in Egitto

La visita del ministro russo al Cairo si compone di due parti, come riferito da Zaki: la prima è direttamente collegata ai negoziati nella Repubblica araba d'Egitto e alla discussione delle relazioni bilaterali, mentre la seconda riguarda la Lega araba.

"Lavrov ha in programma di incontrare il segretario generale (Ahmed Abu al-gheith, NdR) e parlare con i rappresentanti permanenti arabi per spiegare la posizione del suo Paese sulla crisi ucraina", ha detto Zaki al canale televisivo egiziano Ontv. Ha poi osservato che la visita del ministro degli Esteri russo e il suo discorso nella sede della Lega araba mirano "a rafforzare le relazioni arabo-russe e a trasmettere la posizione del suo paese [agli stati arabi], soprattutto dopo che il forum arabo-russo è stato rinviato".

 

Scontri in Ucraina sempre più frontali

Intanto in Ucraina i sistemi di difesa aerea russi hanno respinto un attacco delle forze armate ucraine a Melitopol, secondo quanto riferito da Vladimir Rogov, responsabile dell'autoproclamata amministrazione russa nella regione ucraina occupata di Zaporozhzhia. "La difesa aerea ha risposto”, ha scritto su Telegram Rogov, spiegando che i militari ucraini “Inviano missili e attaccano con droni la città addormentata. Le vite dei residenti di Melitopol sono state protette in modo efficace dalla difesa aerea russa".

 

Gli attacchi dopo l’accordo sul grano

Intanto tiene banco l’attacco delle scorse ore a Odessa, arrivato a meno di 24 ore dalla firma dell’accordo sullo sblocco del grano ucraino. Diverse fonti ucraine fanno sapere che missili russi avevano preso di mira la città e il porto sul Mar Nero, dove si preparavano già le navi per i carichi di grano ucraino (almeno 25 tonnellate) verso i paesi che ne hanno fatto richiesta.  Secondo i termini dell'accordo, le due parti e quindi anche Mosca si sono impegnate a non colpire i porti durante l'export di grano.

Eppure "Il nemico ha attaccato il porto di Odessa con missili da crociera di tipo Kalibr. Due missili sono stati abbattuti dalla difesa antiaerea", ha riferito un portavoce dell'amministrazione della regione di Odessa, Sergey Brachuk, in una dichiarazione pubblicata sui social media e ripresa anche su Kiev Indipendent.

Gli altri due missili hanno colpito le strutture del porto, hanno detto i militari. "I russi hanno colpito esattamente dove era immagazzinato il grano", riferiscono fonti delle autorità portuali. Secondo il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko, l'attacco avrebbe provocato delle vittime, dichiarando su Twitter: "Ancora una volta hanno mostrato quanto valgono gli accordi con loro".

Ma Mosca nega ogni responsabilità, chiarendo che Mosca "non ha nulla a che fare" con l'attacco missilistico. "Nel nostro contatto con la Russia, i russi ci hanno detto che non hanno assolutamente nulla a che fare con questo attacco e che stanno esaminando la questione molto da vicino e in dettaglio", ha detto il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, ammettendo in una nota che "il fatto che un incidente del genere sia avvenuto subito dopo l'accordo che abbiamo fatto ieri ci ha davvero preoccupato".

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