La nuova cig

Riforma cassa integrazione 2021 a firma Orlando: cos’è e cosa prevede

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando è alle prese con la Riforma degli Ammortizzatori sociali e della cassa integrazione. Come cambierà la nuova cig 2021

Riforma cassa integrazione 2021 a firma Orlando: cos’è e cosa prevede

Al ministro del Lavoro Andrea Orlando spettano due importantissimi compiti: portare a termine una Riforma degli Ammortizzatori sociali e superare il delicato passaggio del blocco dei licenziamenti Covid.

 

Il Ministro è al lavoro dalle primissime ore dell’incarico, con il giorno seguente il giuramento già a confronto con sindacati e parti sociali per comprendere le priorità e studiare nuove soluzioni ad un problema di proporzioni smisurate che se gestito male rischia di compromettere il futuro del nostro Paese e di degenerare in una crisi sociale di ampia portata.

 

Ministro Orlando e la riforma degli Ammortizzatori sociali: cosa prevede

La cassa integrazione Covid assieme al blocco dei licenziamenti si è rivelata fondamentale per la tenuta del mercato del lavoro durante la pandemia. La conferma arriva direttamente dai numeri Inps che parlano di 4,2 miliardi di ore autorizzate da aprile del 2020 a gennaio di quest’anno per 6,9 milioni di lavoratori.

 

La cig Covid ha permesso all’Italia di superare indenne l’emergenza ma ora serve una Riforma più ampia in grado di superare anche il tanto temuto blocco dei licenziamenti.

 

La soluzione passa per una Riforma degli Ammortizzatori sociali che includa anche le categorie dei lavoratori autonomi e che preveda passaggi più snelli e più chiari per evitare insostenibili ritardi nell’erogazione dei contributi.

 

Orlando e la Riforma della cassa integrazione: come sarà

Semplificazione è tra le parole d’ordine della Riforma della cassa integrazione allo studio del nuovo ministro del Lavoro Orlando che punta a risolvere tutti i problemi degli ammortizzatori sociali venuti fuori con la pandemia.   

 

Tra le tante novità potrebbe esserci quella di una App per monitorare a che punto è la domanda di cassa integrazione. Sono già circolati i nomi: si chiamerà Cip - Consultazioni info previdenziali e servirà a mettere in contatto l’Inps con i lavoratori ma anche con commercialisti e consulenti del lavoro.  L’applicazione già esiste ma non comprende ancora le info sulla cassa integrazione.

 

Non è tutto si guarda poi al sistema Uniemens per velocizzare la cig. Attualmente il sistema in questione gestisce solo le denunce mensili relative ai lavoratori, contenenti i dati retributivi dei dipendenti, si punta a far passare attraverso questo canale anche i dati che le aziende inviano per la cassa integrazione (sui lavoratori e le ore di cig), guadagnando tempo su uno dei 4 passaggi obbligati per la cassa integrazione.

 

Infine si sta cercando di capire come mai l’anticipo del 40% della cassa integrazione Inps non abbia funzionato, per migliorarlo e sfruttarne al meglio le potenzialità. La misura introdotta con il decreto Rilancio dal Conte bis si traduce nel pagamento di un anticipo del 40% della cig da parte dell’Inps in sede di accoglimento della domanda e del restante 60% una volta che il datore di lavoro invia i dati completi.

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