Paracadute licenziamenti

Riforma degli Ammortizzatori Sociali 2021, secondo il ministro Orlando

Sindacati chiedono a ministro Lavoro Orlando proroga cig Covid e blocco licenziamenti in attesa Riforma Ammortizzatori sociali. Domani Confindustria

Riforma degli Ammortizzatori Sociali 2021, secondo il ministro Orlando

La prima cosa su cui il ministro del Lavoro Andrea Orlando metterà mano sarà la Riforma degli ammortizzatori sociali, perché senza una rete adeguata di protezione non si può dare il via alla fine del blocco dei licenziamenti, considerando poi che nonostante lo stop del governo i dati sulla disoccupazione hanno registrato un deciso aumento.

 

Nel 2020 sono stati bruciati 444 mila posti di lavoro, con 101 mila nel solo mese di dicembre, 99 mila dei quali occupati da donne.

 

Ecco perché Orlando intende concentrare la propria attenzione sui giovani e sulle donne mentre i sindacati ricordano anche l’importantissimo divario Nord e Sud.

 

Orlando incontra i sindacati: sul tavolo la Riforma degli Ammortizzatori Sociali

Il primo incontro con i sindacati del ministro del Lavoro Orlando, a un giorno dal giuramento, si è rivelato assai proficuo: sono state definite le priorità dell’agenda del ministero del Lavoro ma anche le misure da portare a casa prima della fine dell’incarico.

 

Tra quelle in emergenza, i sindacati hanno chiesto la proroga della cassa integrazione Covid e del blocco dei licenziamenti, la cui scadenza è fissata al 31 marzo 2021, per affrontare nel frattempo la questione relativa alla Riforma degli Ammortizzatori Sociali, perché senza un’adeguata rete di protezione e nuove politiche attive per il lavoro non si può dare il via a quella che si preannuncia come un’ondata di licenziamenti a cui con molta probabilità assisteremo con la fine del blocco imposto dal governo.

 

Cgil, Cisl e Uil non chiedono ad Orlando solo la proroga della cassa integrazione Covid e del blocco dei licenziamenti ma anche il prolungamento dell’indennità di disoccupazione Naspi e del Reddito di emergenza (Rem) da inserire nel decreto Ristori 5 di imminente approvazione, per passare poi ad una seria e completa Riforma degli ammortizzatori sociali.

 

Lavoro: giovani, donne e Sud tra le priorità del ministro Orlando

La Riforma degli ammortizzatori sociali chiesta a Orlando dai sindacati tiene in considerazione non solo i giovani e le donne ma anche le categorie meno tutelate a livello lavorativo: gli autonomi e i professionisti, visto che il divario tra lavoratori dipendenti e non è aumentato a dismisura con la pandemia Covid.

 

Sotto i riflettori anche il Mezzogiorno, con il crescente divario Nord e Sud ancora tutto da colmare.

 

Nella consapevolezza che la cig Covid e il blocco dei licenziamenti non possano essere prorogati “sine die”, i sindacati sperano che le misure a sostegno del lavoro vengano nell’immediato prorogate per tutte le categorie, per poi essere riservate in futuro alle sole attività maggiormente colpite dalla crisi Covid (turismo, ristorazione e tempo libero). 

 

Posto l’accento anche sulla necessità di incentivare i contratti di solidarietà e di espansione in alternativa ai licenziamenti.

 

Il neoministro del Lavoro Andrea Orlando, dopo aver incontrato i sindacati, ascolterà anche cosa hanno da dire le imprese: fissato a martedì il tavolo con Confindustria.

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