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Zlatan Ibrahimovic: età, stipendio e carriera, moglie e figli

Ibrahimovic, campione nato in mezzo alle difficoltà, ripreso poi da Mino Raiola in una carriera leggendaria: dagli inizi in Olanda alle glorie con il Milan

Zlatan Ibrahimovic: età, stipendio e carriera, moglie e figli

Zlatan Ibrahimovic stasera inizierà la sua avventura a Sanremo 2021, come special guest della famosa kermesse condotta da Amadeus.

 

La carriera del campione svedese è stata ricca di trofei, goal e partite storiche.

 

È il più grande marcatore della storia della Nazionale svedese, un pilastro del Milan e un simbolo anche oltre oceano.

 

Ecco la sua settimana di allenamento durante il Festival di Sanremo.

 

Ibrahimovic, l’Ajax e Mino Raiola

Uno dei più grandi talenti della storia del calcio. Un guerriero, un attaccante dai mille record e un leader in tutte le sue mete: in molti lo chiamavano “God” per la sua immensità sul campo. Gli inizi però, in Olanda non sono dei più positivi. Una testa calda che segna poco, litiga molto e si dimostra immaturo anche fuori dal campo. I tratti tecnici e la grande caparbietà danno fiducia sul futuro campione. Serve una spinta, che leghi l’eccessivo agonismo alla tecnica nascosto. Questa spinta fu Mino Raiola, l’agente che lo ha lanciato e che lo ha seguito (ancora oggi) per tutta la sua carriera. Dalla sua unione sportiva con lo svedese le prospettive sono cambiate e Ibra pian piano è diventato un mostro dell’area di rigore. Passò da 4 a 74 goal in tre stagioni con il nuovo manager, che influenzò positivamente l’inizio di un grande carriera.

 

Zlatan Ibrahimovic, la prima esperienza italiana

Nel nostro paese Ibrahimovic ha mostrato i tratti più entusiasmanti della sua carriera. Nell'estate 2004 inizia nella grande Juventus, che lo acquista per 16 milioni di euro. E subito decisivo bianconero aiutando il team a raggiungere il suo 28 esimo titolo, revocato poi dallo scandalo Calciopoli. Riesce a siglare 16 reti, lasciando il segno anche per alcuni atteggiamenti devianti durante la stagione (su tutti la testata a Mihajlovic, che lo aspetto a Sanremo per cantare in duetto “Vagabondo”, a distanza di vent’anni da quel momento di lite) . La sua seconda stagione è ancora più positiva sotto il punto di vista personale, ma lo scandalo che colpì la Juventus avvolse la squadra in Serie B. Molti giocatori chiave rimasero in squadra per riportare subito la Vecchia Signora in alto, ma lo svedese decise di cambiare aria per non perdere il filo nella sua carriera vincente.

 

Il 10 agosto 2006, lascia la Juventus e approda all'Inter, che si aggiudica l'attaccante per 24,8 milioni di euro.

Dopo aver vinto subito la Supercoppa italiana, è uno dei protagonisti della stagione, conclusa con la vittoria dello scudetto diverse giornate d’anticipo e 97 punti finali. Segna subito al debutto contro la Fiorentina, divenendo immediatamente inamovibile nel reparto avanzato di Mancini. Anche nella stagione seguente si conferma punto di forza dei nerazzurri, iniziando a lasciate il segno anche in Champions League. La coppa che inseguirà per tutta la carriera, senza però mai ottenerla. Chiude la sua carriera in nerazzurro giocando durante il terzo anno la sua stagione migliore: giunge al titolo di capocannoniere della Serie A con 25 reti. Un grande passo nella sua carriera da goaleador, poiché nonostante i suoi tanti goal si è sempre dimostrato maggiormente un “10” e non una prima punta. Da lì però il feeling con il goal aumenta e il suo peso in area diviene sempre più fondamentale.

 

Ibrahimovic, gli anni spagnoli

Zlatan, nonostante sia riuscito a conquistare titoli anche in Spagna, non ha attraversato i migliori momenti della sua carriera. Il suo approdo in Liga dopo l’esperienza all’Inter è stato un capitolo buio, confuso e forse non adatto per il suo essere “protagonista”. Il Barcellona nel 2009 investe tanto su di lui (49 milioni di euro più il cartellino di Eto’o ai nerazzurri), senza però individuare il compagno di Messi tanto desiderato. Gioca un campionato altalenante, candito da infortuni e momenti di smarrimento: assai utopico considerando la figura che rappresenta lo svedese ovunque sia andato. Con Guardiola il rapporto non è al massimo, ma chiuderà la stagione con un campionato e una Supercoppa spagnola in tasca. Perché anche se gioca male, o non da “Ibra”, lui vince ovunque va!

 

Zlatan Ibrahimovic, il L.A Galaxy

Un’esperienza che sapeva di fine carriera: la scelta di andare oltre oceano per concludere in un campionato totalmente nuovo, dopo aver gareggiato nelle più grandi squadre europee. Voleva portare il suo spirito guerriero anche negli Stati Uniti, per potersi prendere tutto definitivamente.  Esordisce in un derby con i L.A FC siglando una doppietta dalla panchina, tra cui un goal da praticamente centrocampo. Nella sua avventura americana siglerà 30 reti in 29 presenze, decidendo poi alla fine però di non voler concludere lì la carriera per il suo stato fisico ancora ottimale.

 

Milan, capitolo di una vita

Forse la sua esperienza più bella, forse il team che lo ha reso più grande di tutti. IN due esperienze in rossonero ha dimostrato sempre di essere uno dei migliori attaccanti del secolo, seppur in periodi diversi. Nelle e prime due stagioni a Milanello arriva in prestito, con l'opzione di riscatto a 24 milioni di euro a fine stagione. In panchina sedeva Max Allegri, che lo ha reso un eroe della piazza rimettendolo al centro di ogni progetto, dopo l’anno negativo al Barcellona. Il Milan è assolutamente devastante, grazie allo svedese e ai suoi compagni di reparto, Prince Boateng e Robinho, riescono a conquistare il titolo, giocando una stagione memorabile. L’attaccante chiuderà la stagione con 21 goal la sua prima stagione, segnando anche nel derby della madonnina, contro la sua ex squadra.

 

Nella sua seconda stagione invece vince solo la Supercoppa italiana contro i nerazzurri, riuscendo comunque a conquistare il titolo di capocannoniere del torneo con 28 reti in attivo, 35 in totale considerando le Coppe Europee. Abbandonò i rossoneri per poi fare ritorno a fine carriera, dove ancora oggi gioca: il suo acquistoa parametro zero è arrivato alla giovane età di quarant’anni, ma ancora una volta “God” non ha deluso le aspettative. In un anno e mezzo riporta in alto il Milan, siglando numerosi reti e superando ancora altri record. Dopo tanti anni il Diavolo si ritrova in alto e gran parte del merito lo deve al bomber leggendario. La storia però ancora non è finita…

 

Zlatan Ibrahimovic, la scheda: età, data di nascita, altezza, moglie, Instagram

Ecco alcune curiosità su Zlatan Ibrahimovic.

 

Zlatan Ibrahimovic età: ha 39 anni.

 

Zlatan Ibrahimovic data di nascita: 3/10/1981

 

Zlatan Ibrahimovic luogo di nascita: Malmo

 

Zlatan Ibrahimovic altezza: 195 cm

 

Zlatan Ibrahimovic moglie: Helena Seger

 

Zatlan Ibrahimovic figli: Maximilian e Vincent Ibrahimovic

 

Zlatan Ibrahimovic stipendio: 7,2 milioni

 

Zlatan Ibrahimovic Instagram: @Iamzlatanibrahimovic

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