Vaccini - Il punto

Vaccini, dose unica ai guariti. Linee guida: a chi, come e quando

Il ministero: sì a un’unica somministrazione a chi ha già avuto il Covid. Regole diverse per gli immunodepressi: modalità e tempi. Il punto contagi

Vaccini, dose unica ai guariti. Linee guida: a chi, come e quando

Per chi ha già contratto l’infezione può bastare una dose sola di vaccino. A stabilirlo è una circolare del ministero della Salute, firmata dal Direttore della Prevenzione, Gianni Rezza. Diverse le indicazioni per soggetti fragili, come gli immunodepressi, per i quali sono raccomandate due somministrazioni.

Intanto aumentano ancora i contagi, con il Friuli Venezia Giulia che passa in arancione, mentre da oggi Bologna e Modena sono rosse: negozi chiusi, da sabato stop anche ad asili nido, scuole materne e parrucchieri.

Il punto sulla situazione contagi e vaccini.

 

Dosi dei vaccini: arrivano le linee guida

“È possibile considerare la somministrazione di un'unica dose di vaccino” nei soggetti con “pregressa infezione da SARS-CoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica)”. E’ quanto previsto nella circolare del ministero, intitolata Vaccinazione dei soggetti che hanno avuto un'infezione da SARS-CoV-2.

Tra le altre indicazioni, contenute nelle Linee guida, si legge che la dose unica è possibile “purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa”. Tra le eccezioni, invece, si chiarisce che i soggetti più fragili sono tenuti alla doppia somministrazione: la dose unica, infatti, “non è da intendersi applicabile ai soggetti” che, nonostante siano guariti, “presentino condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici”.

La decisione dunque conferma le anticipazioni del Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, che aveva spiegato: “L'infezione sostanzialmente svolge un ruolo di priming che viene svolto dalla prima dose. E quindi la sola somministrazione farà l’effetto boost che invece nei vaccinati, senza pregressa storia d'infezione, viene svolto dalla seconda dose”. Le indicazioni, però, potrebbero essere riviste alla luce di possibili conseguenze nella diffusione delle varianti, in particolare di quelle “connotate da un particolare rischio di infezione”.

 

Cambiano i colori per Friuli, Modena e Bologna

Intanto il Governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Fedriga, ha firmato l’ordinanza per il passaggio a zona arancione. Diventano rosse, invece, le province di Bologna e Modena, dove da sabato rimarranno chiusi anche asili nido, materne e parrucchieri. In Piemonte, infine, da lunedì saranno in Dad anche le classi seconde e terze medie, per un totale di 6 milioni tra alunni e studenti a livello nazionale che dall’8 marzo seguiranno le lezioni a distanza a causa del nuovo Dpcm che stabilisce che le scuole rimangano chiuse nelle zone rosse e con un’incidenza di 250 nuovi casi di contagio ogni 100mila abitanti per 7 giorni.

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