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Il Decreto Sostegno sarà portato entro questa settimana in Consiglio dei Ministri: lo ha dichiarato il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon durante un'intervista rilasciata a 24 Mattino su Radio 24.
Il Governo Draghi è impegnato in queste ore proprio a definire le misure del provvedimento, atteso già dallo scorso gennaio, per cui verrà richiesto un ulteriore scostamento di bilancio, oltre ai 32 miliardi di euro già approvati.
Come anticipato dallo stesso Durigon, è prevista la cancellazione delle cartelle esattoriali fino a 5000 euro risalenti al periodo 2000-2015, ma anche dei rimborsi per le partite Iva che arriveranno in un mese.
Decreto sostegno, Durigon: stralcio fino a 5mila euro
Durigon ha spiegato che l’Agenzia delle Entrate ha 137 milioni di cartelle giacenti, molte delle quali sotto i 3mila euro. “La possibilità di cancellare le cartelle fino a 5mila euro al 2015 porterà sicuramente un vigore all'archivio dell'Agenzia delle Entrate, in modo che possa verificare quelle esigibili”. Lo stralcio riguarderà tutti, ha sottolineato, non solo chi ha avuto delle difficoltà, con la possibilità di modifiche durante l'iter parlamentare.
Un modo quindi per alleggerire il lavoro del Fisco: ma Durigon non esclude che il tetto possa anche essere aumentato, mediante un accordo con le altre forze di maggioranza.
Decreto Sostegno: rimborsi per partite iva in 30 giorni
Oltre che dello stralcio delle cartelle esattoriali, Durigon ha anche parlato dei rimborsi per le partite iva, affermando che arriveranno in 30 giorni “in quanto è stata interessata la Sogei”, ossia la società di Information Technology 100% del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Durigon: 5 miliardi per i vaccini
Durigon ha poi parlato anche del piano vaccinale, confermando che nel decreto Sostegno saranno previsti 5 miliardi per i vaccini: “I fondi per i vaccini serviranno innanzitutto per l'acquisto delle dosi, secondo per la logistica, terzo per la somministrazione e quarto per il Polo annunciato dal ministro Giorgetti” ha spiegato. Nella prima bozza del decreto erano previsti, per i vaccini e le cure, 2 miliardi.