
Varato ieri in Consiglio dei Ministri un nuovo decreto Covid che introduce misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da Coronavirus dal 7 al 30 aprile 2021 ma anche nuove regole sulle vaccinazioni, sulla giustizia e sui concorsi pubblici.
Grazie a questo decreto-legge sono stati sbloccati 110 mila posti messi a concorso nella Pubblica Amministrazione, con nuove modalità semplificate rispetto quelle a regime nel pieno rispetto della sicurezza.
Con il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri parte la rivoluzione dei concorsi pubblici, dichiara il ministero della Pubblica Amministrazione.
Brunetta: al via la rivoluzione dei concorsi pubblici grazie a decreto Covid
“Diamo finalmente speranza a centinaia di migliaia di persone e permettiamo alla Pubblica amministrazione di rigenerarsi dopo anni di blocco del turnover e di depauperamento", dichiara il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, in merito al nuovo decreto Covid. "Un risultato possibile grazie al proficuo confronto con il Comitato tecnico-scientifico che ha permesso di rivedere e aggiornare il Protocollo per lo svolgimento dei concorsi pubblici. Adesso si apre una fase nuova: per accompagnarla nasce al Formez un presidio di assistenza dedicato alle amministrazioni. Sempre il Formez sta inoltre lavorando per un rapido riavvio del progetto 'Linea Amica'. L’obiettivo è riprendere il filo interrotto del dialogo tra cittadini e Pa”.
In particolare il decreto Covid 31 marzo 2021 dispone deroghe per lo svolgimento dei concorsi pubblici prevedendo lo svolgimento di una sola prova scritta e una orale, con modalità decentrate. Si prevedono inoltre modalità ulteriormente semplificate (prova orale facoltativa) per i concorsi relativi al periodo dell’emergenza sanitaria e la possibilità a regime per le commissioni di suddividersi in sottocommissioni.
È esclusa l’applicazione delle procedure derogatorie per il personale in regime di diritto pubblico, tra cui magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia.
Inoltre, dal 3 maggio 2021 i concorsi riprenderanno in presenza nel rispetto delle linee guida del Comitato tecnico-scientifico.
Le nuove regole per i concorsi pubblici: in presenza dal 3 maggio 2021
Eliminato il tetto dei 30 partecipanti a sessione per lo svolgimento delle prove in presenza dei concorsi pubblici, che rendevano impossibile lo svolgimento delle prove a molte amministrazioni, ma con regole più stringenti per garantire la sicurezza anti-contagio:
obbligo per i candidati, anche già vaccinati, di produrre, all’atto della prova in presenza, la certificazione di un test antigenico rapido o molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti;
durata massima della prova limitata a un’ora;
obbligo di indossare mascherine FFP2;
svolgimento delle prove in sedi decentrate a carattere regionale, minimizzando gli spostamenti;
percorsi dedicati di entrata e di uscita;
adeguate volumetrie di ricambio d’aria per ogni candidato.