Rivoluzione previdenza

Pensioni, sindacati contro Legge Fornero: flessibilità a 62 anni

I sindacati chiedono al governo un tavolo di confronto sulle Pensioni in vista della scadenza di Quota 100. Rivedere Legge Fornero: flessibilità a 62 anni

Pensioni, sindacati contro Legge Fornero: flessibilità a 62 anni

Maggiore flessibilità per andare in pensione a partire dai 62 anni di età o con 41 anni di contributi; pensione di garanzia per giovani, lavoratori discontinui e con basse retribuzioni; tutela delle donne che sono state le maggiori vittime dell’inasprimento dei requisiti pensionistici degli ultimi anni; tutela dei lavori di cura, di chi svolge lavori usuranti e gravosi; sostegno del reddito dei pensionati; rilancio della previdenza complementare e trasparenza sui dati della spesa previdenziale e assistenziale.

 

Questi i temi principali dell’iniziativa unitaria Cgil, Cisl e Uil “Cambiare le pensioni adesso” di ieri, per rilanciare le proprie proposte al governo sulla Riforma del sistema previdenziale in vista della scadenza naturale di Quota 100 e dello scalone di 5 anni che riporterà nel 2022 l’età del pensionamento ai 67 anni della Legge Fornero.

 

Riforma delle Pensioni: le proposte di Cgil, Cisl e Uil dopo Quota 100

Unicità di vedute per le tre confederazioni Cgil, Cisl e Uil sulla Riforma delle Pensioni, tema che il governo si troverà costretto ad affrontare prima della fine dell’anno vista la scadenza naturale di Quota 100 (62 anni di età e 38 anni di contributi), che riporterà a 67 anni l’età della pensione di vecchiaia.

 

“Una prospettiva inaccettabile”, ha dichiarato il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra aggiungendo che bisogna creare da subito “misure di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro da 62 anni; pensiamo che 41 anni di contributi servano per godersi il sacrosanto diritto alla pensione e negoziare la pensione di garanzia per giovani e donne, incentivare l’adesione alla previdenza complementare e allargare il perimetro del lavoro usurante, pesante, rischioso e dei lavoratori fragili. Pensiamo che la previdenza e le pensioni siano oggi leve di speranza per il paese”.

 

Sindacati chiedono confronto sulle Pensioni. Landini: tema non più rinviabile

L’iniziativa di Cgil, Cisl e Uil sulle pensioni è partita per chiedere al governo, in particolare al ministro del Lavoro Orlando, un tavolo di confronto sulla riforma.

 

Il segretario generale della CgilMaurizio Landini, ricorda che “il tema non è più rinviabile. A 10 anni dalla riforma Fornero (che poi più di una riforma vera e propria è stata un taglio alle pensioni per fare cassa) è ormai sotto gli occhi di tutti la necessità di intervenire”.

 

Il primo messaggio che vogliamo mandare è che noi abbiamo bisogno di una vera riforma all’interno di un mondo del lavoro in cui la precarietà è aumentata”, ha aggiunto Landini ricordando alcune categorie da tutelare: lavori usuranti e gravosi, donne e giovani con carriera discontinua.

 

Per le donne si parla di Quota mamma, ossia il riconoscimento di 12 mesi per figlio per anticipare l’età pensionabile oppure la possibilità di aumentare il coefficiente di calcolo della pensione.

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