Allarme pensione

Pensioni 2022, addio Quota 100, 102 e 41? Uscita prevista a 67 anni

Secondo il Pnrr dopo il 2022 flessibilità in uscita dal mondo del lavoro solo per lavori usuranti. Cgil, Cisl e Uil chiedono tavolo confronto su pensioni

Pensioni 2022, addio Quota 100, 102 e 41? Uscita prevista a 67 anni

In allarme i sindacati sulle Pensioni, con la paura che il governo non intenda correre al riparo entro fine anno per evitare il tanto temuto scalone di 5 anni che porterà l’età pensionabile ai 67 anni del regime Fornero.

 

Con la scadenza naturale di Quota 100 il 31 dicembre 2021, infatti, non si potrà più lasciare il mondo del lavoro in via anticipata a 62 anni (con 38 anni di contributi versati) bensì si dovrà attendere di aver compiuto 67 anni di età o di aver raggiunto 42 anni e 10 mesi di contributi (41 per le donne).

 

L’unica eccezione ammessa dal governo sarebbe quella per le categorie con mansioni logoranti, lo conferma il Recovery Plan

 

Pensioni, Pnrr: dal 2022 si torna in pensione a 67 anni. Sindacati in allarme

Cgil, Cisl e Uil sul piede di guerra per una frase inserita nella bozza del Recovery Plan (Pnrr) che desta un certo sconcerto tra le principali sigle sindacali: “in tema di pensioni, la fase transitoria di applicazione della cosiddetta Quota 100 terminerà a fine anno e sarà sostituita da misure mirate a categorie con mansioni logoranti”. 

 

Il governo, dunque, sembra intenzionato a garantire l’uscita anticipata dal mondo del lavoro dal 2022 in poi solo per le categorie con mansioni logoranti, tutti gli altri dovranno attendere i 67 anni di età della legge Fornero.

 

Dal 2022, infatti, con la scadenza naturale di Quota 100 (62 anni di età + 38 anni di contributi versati) si torna alla legge Fornero: la tanto attesa Riforma delle Pensioni per garantire la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro potrebbe rivelarsi una vera e propria delusione.

 

Quota 102, al momento la proposta più gettonata, potrebbe non essere mai presa in considerazione dall’esecutivo. La misura in questione prevede la possibilità di andare in pensione a 64 anni di età con 38 anni di contributi versati e con una penalizzazione dell’assegno.

 

Riforma delle Pensioni, sindacati al lavoro per garantire flessibilità in uscita

I sindacati si batteranno a lungo e con determinazione contro il governo per garantire flessibilità in uscita dal mondo del lavoro a partire dal nuovo anno, dal 2022, quando non troverà più applicazione Quota 100.

 

Le principali sigle sindacali hanno già chiesto un tavolo di confronto con il ministro del Lavoro, Orlando per avere rassicurazioni sul tema.

 

L’obiettivo univoco di Cgil, Cisl e Uil al momento è quello di garantire in futuro la possibilità di andare in pensione prima dei 67 anni di età al maggior numero di lavoratori possibili, con la determinazione di coinvolgere almeno i caregiver, le madri lavoratrici e i lavori usuranti, per i quali con Quota 102 sarebbero previsti dei bonus contributivi.

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