In pensione a 64 anni

Riforma Pensioni 2021: sindacati per età flessibile. Ipotesi 64 anni

Il ministro del Lavoro Orlando ha 4 importanti compiti da portare a termine, compresa una Riforma delle Pensioni 2021 che preveda flessibilità in uscita

Riforma Pensioni 2021: sindacati per età flessibile. Ipotesi 64 anni

Quattro i temi urgenti da affrontare con i sindacati: ad elencarli il ministro del Lavoro Andrea Orlando riferendosi alla proroga della cassa integrazione Covid, al blocco dei licenziamenti, alla Riforma degli Ammortizzatori sociali e alla Riforma delle Pensioni.

 

In merito alla previdenza i sindacati premono per una flessibilità in uscita dal mondo del lavoro a 62 anni mentre l’ipotesi 64 anni prende sempre più piede, come soluzione di compromesso tra le parti.

 

Orlando alle prese con cig, licenziamenti, Riforma Ammortizzatori sociali e Pensioni

Con l’approvazione del decreto Sostegni, prevista venerdì 19 marzo 2021 con successiva conferenza stampa di Draghi, in arrivo una proroga della cassa integrazione Covid gratuita per le imprese fino al 30 giugno 2021 con il conseguente blocco dei licenziamenti fino alla stessa data per le aziende che utilizzano gli ammortizzatori sociali ordinari e fino al 31 ottobre per quelle maggiormente colpite dalla pandemia.

 

Il ministro del Lavoro Orlando ha già incontrato le parti sociali per affrontare il delicato tema della Riforma degli Ammortizzatori sociali, che sta alla base della fine della cig Covid e dello stop ai licenziamenti, per fornire un paracadute a tutti coloro che verranno licenziati una volta tolto il blocco imposto dall’esecutivo, con una particolare attenzione ai giovani e alle donne.

 

Sotto la lente anche la Riforma delle Pensioni che al momento appare meno urgente anche se la scadenza di Quota 100 a fine 2021 bussa alla porta.

 

Pensione anticipata a 64 anni nella Riforma delle Pensioni 2021

Con la scadenza naturale di Quota 100 (62 anni di età + 38 anni di contributi) scomparirà la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, costringendo i dipendenti ormai stanchi ad aspettare il compimento dei 67 anni di età previsti dalla Legge Fornero per lasciare il lavoro.

 

Lo scalone dei 5 anni (da 62 ai 67) fa molto paura, con i sindacati che da tempo si battono per nuove forme di flessibilità che possano riportare l’età del pensionamento anticipato ai 62 anni anche dopo la fine del 2021.

 

I segretari confederali Roberto Ghiselli, Ignazio Ganga e Domenico Proietti in una lettera inviata al ministro Orlando hanno chiesto una “riforma strutturale del sistema previdenziale che superi le attuali rigidità e che decorra dal gennaio 2022, alla scadenza di Quota 100”, con “la possibilità di accesso flessibile alla pensione, il riconoscimento della diversa gravosità dei lavori, la valorizzazione del lavoro di cura e del lavoro delle donne”. I sindacalisti spingono anche sulla necessità “di prevedere un meccanismo che tuteli le future pensioni dei giovani, in particolare coloro che hanno carriere discontinue con basse retribuzioni, garantire un maggior potere d’acquisto per i pensionati e promuovere le adesioni alla previdenza complementare”.

 

All’orizzonte una soluzione di compromesso che tenga in considerazione anche le difficoltà economiche che lo Stato sta attraversando per gestire la crisi sanitaria, economica e sociale Covid, con l’ipotesi di estendere la Legge Dini alle pensioni fissando a 64 anni di età il pensionamento.

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