distensioni Usa-Russia

Usa “cedono” a Germania (e Russia): sì al gasdotto Nord Stream 2

Il presidente Usa, Joe Biden, fa marcia indietro e “approva” l’opera per evitare attriti con Berlino. Soddisfatta la Germania. Verso un incontro Biden-Putin

Usa “cedono” a Germania (e Russia): sì al gasdotto Nord Stream 2

Alla fine di un braccio di ferro a distanza, condotto sotto traccia ed evitando scontri aperti, il presidente statunitense, Joe Biden, ha preferito “cedere”, di fatto approvando la realizzazione del Nord Stream 2, il gasdotto controllato dalla russa Gazprom e fortemente voluto dalla Germania. Subito dopo l’insediamento, il neo inquilino della Casa Bianca si era invece opposto al progetto, tanto da arrivare a ventilare sanzioni americane in caso di completamento dell’opera, ora arrivata al 95%.

 

Biden fa marcia indietro

Da Washington, nelle scorse ore, è arrivato un via libera condizionato al Nord Stream 2. Una bandiera verde giunta alla vigilia di un summit tra il presidente Usa, Joe Biden, e quello russo, Vladimir Putin, che potrebbe avvenire tra meno di un mese in Europa ed esattamente in Svizzera. La decisione della Casa Bianca sarebbe legata alla volontà di abbassare i livelli di scontro tra Usa e Russia, già tesi a causa delle accuse di spionaggio anche recenti riguardo al blocco di un oleodotto in America, ma relative al caso Navalny.

 

Tentativi di “disgelo” Usa-Russia

Che qualcosa si stia muovendo è testimoniato anche dal fatto che le rispettive diplomazie americana e russa stanno lavorando a un possibile faccia a faccia tra Biden e Putin, in occasione del viaggio del Presidente Usa in Europa a metà giugno in occasione del meeting Nato e non solo. Molto è affidato all’incontro, a margine dei lavori del Consiglio Artico a Reykjavik, tra i responsabili della politica estera dei due Paesi, Serghej Lavrov e Antony Blinken. Secondo quanto anticipato dal quotidiano russo Kommersant, l’incontro tra Biden e Putin potrebbe essere fissato per il 15 giugno prossimo, in Svizzera.

 

Il Nord Stream 2 e gli interessi in gioco

La vicenda Nord Stream 2 ha rischiato di compromettere anche i rapporti tra Washington e Berlino, che è fortemente interessato dal progetto. Heiko Maas, ministro degli Esteri tedesco, ha confermato la decisione americana di esonerare dalle sanzioni la compagnia che gestisce il gasdotto e il suo chief executive, Matthias Warnig, cittadino tedesco molto vicino a Putin, a cui lo accomuna un passato nei servizi di intelligence. È un “passo verso di noi” ha commentato Maas, spiegando che conferma “le relazioni davvero eccellenti” costruite con l’amministrazione Biden. La Germania, ha detto il ministro tedesco, “è un partner importante su cui gli Usa possono contare”.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA