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Recovery Fund: primi ok ai Pnrr la settimana prossima. Soldi a luglio

Commissione Ue: via libera ai primi piani di ripresa a partire dalla prossima settimana, con anticipo soldi stanziati dal Recovery Fund in arrivo a luglio

Recovery Fund: primi ok ai Pnrr la settimana prossima. Soldi a luglio

Consegnati i Recovery Plan la palla passa alla Commissione europea, con i paesi membri Ue in attesa di indicazioni sulla prima tranche di aiuti per la ricostruzione economica post Covid.

 

Cresce la preoccupazione per l’approvazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza: alcuni europarlamentari si chiedono come verrà ripagato il debito europeo del Recovery Fund, esortando la Commissione Ue ad essere severa sui Pnrr.

 

Per l’Italia l’anticipo del 13% del Recovery Fund vale circa 25 miliardi di euro.

 

Recovery, von der Leyen: dalla prossima settimana approvazione primi Pnrr

“Già la prossima settimana la Commissione comincerà ad approvare alcuni Piani nazionali per la ripresa e resilienza (Pnrr) per l’adozione del Consiglio Europeo”, assicura il presidente di Palazzo Berlaymont Ursula von der Leyen intervenendo alla plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo.

 

La ripresa sta per cominciare”, ha dichiarato la presidente della Commissione Ue. “Ad oggi abbiamo ricevuto 23 piani nazionali che lanciano un messaggio molto chiaro: gli europei sono pronti per un nuovo inizio ed è proprio questo il futuro che vogliamo costruire con Next Generation Eu. I piani nazionali ci danno uno spaccato del futuro dell'Europa". 

 

Approvati i piani arriverà l’anticipo del 13% del Recovery Fund. Quando? “Se tutto va bene i primi fondi arriveranno a luglio”, assicura il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis mentre il commissario Johannes Hahn dichiara: “potrebbe esserci un pagamento pro rata, ma al più tardi in settembre potremo concludere questo programma di finanziamento”.

 

“Quelli che hanno preparato bene i piani devono stare sicuri che i fondi saranno disponibili presto”, ha aggiunto Hans. Rivolgendosi all’Italia il commissario ha dichiarato: “Sono fiducioso e l’Italia deve essere fiduciosa, che i fondi raccolti a giugno e luglio serviranno questa” sua necessità di prefinanziamento. Stiamo parlando di circa 25 miliardi di euro.

 

I dubbi degli europarlamentari sul Recovery Fund

Il Parlamento europeo chiede un esame severo dei Pnrr, con il rischio che non tutti i piani vengano approvati. Alcuni europarlamentari sono preoccupati per la riuscita dei progetti come il tedesco Markus Ferber: “Il pericolo è di mettere il vino nuovo in otri vecchi invece di investire per l’innovazione, si punta su vecchi progetti. Si dice di fare le riforme. Bene, ma i soldi non sempre risolvono i problemi strutturali. Dobbiamo essere sicuri che le riforme siano legate all'esborso di questi soldi, e la Commissione deve essere rigida”.

 

A tal proposito la von der Leyen ha rassicurato il Parlamento Ue: “Mi attendo una verifica severa dalla Commissione prima di dare l’ok ai piani”. “Non approveremo alcun piano che non che non soddisfi almeno una parte significativa delle raccomandazioni specifiche per Paese".

 

A preoccupare è anche la capacità di ripagare il debito europeo e le modalità per raccogliere i 750 miliardi di euro del Next Generation Ue.

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