La beffa degli sfratti

Esenzione Imu su sfratti, si spera in una soluzione in extremis

Il pagamento dell’acconto dell’Imu 2021 scade il 16 giugno 2021. Si spera per esenzione proprietari immobili oggetto di sfratto, pressing di Confedilizia

Esenzione Imu su sfratti, si spera in una soluzione in extremis

C’è ancora una settimana di tempo per mettere fine ad un’ingiustizia colossale, varando l’esenzione Imu per tutti coloro che non hanno disponibilità degli immobili di proprietà a causa del blocco degli sfratti imposto dal governo per l’emergenza Covid, anche riferiti al periodo pre-pandemia.

 

La data di scadenza per il pagamento dell’acconto Imu è fissata al 16 giugno 2021.

 

Esenzione Imu per gli sfratti: c’è tempo fino al 16 giugno 2021

Non tutti dovranno pagare l'acconto Imu 2021: a causa della pandemia l’esecutivo ha cancellato il versamento dell’acconto dell’imposta municipale unica sulla casa per alcuni settori economici maggiormente colpiti dalla crisi economica Covid, come il turismo e le imprese che rientrano nei Ristori.

 

Nulla, invece, è stato fatto per i proprietari di immobili che si sono visti bloccare gli sfratti per via del Covid e che oltre al danno hanno dovuto subire anche la beffa: pagare le tasse su un bene di cui non possono liberamente disporre nonostante la piena proprietà.

 

Molte trasmissioni televisive si sono occupate della questione, sperando che il governo decida di varare una soluzione in extremis.

 

Sfratti: pressing Confedilizia su governo e Parlamento per esenzione Imu

Il pressing nei confronti del governo e del Parlamento per l’esenzione Imu per i proprietari di immobili oggetto di sfratto continua, ma la scadenza si fa sempre più vicina. Secondo alcune stime la misura costerebbe allo Stato circa 70 milioni di euro, andando a coinvolgere 100 mila sfratti.

 

L’appello è rivolto non solo all’esecutivo, che potrebbe varare un provvedimento d’urgenza per annullare l’acconto Imu 2021, ma anche al Parlamento che potrebbe operare con degli emendamenti al Decreto Sostegni bis da presentare entro domani pomeriggio.

 

Confedilizia si è proclamata paladina della battaglia. Durante un incontro con Enrico Giovannini, ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha esposto il punto di vista della Confederazione sul blocco degli sfratti, chiedendo:

  • da un lato, quello dell’esigenza di correggere la norma approvata in sede di conversione in legge del decreto “Sostegni”, provvedendo effettivamente a consentire dall’1 luglio le esecuzioni riguardanti morosità precedenti alla pandemia (come il Governo si era impegnato a fare lo scorso 23 febbraio in Parlamento);

  • dall’altro, quello della necessità di evitare, ai proprietari che stanno subendo questa misura, almeno il pagamento dell’Imu relativa al 2021 (per dare seguito ad un impegno dell’Esecutivo a prevedere forme di risarcimento o di sgravio fiscale per i proprietari).

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