Precompilata 2021, occhio a spese in detrazione per rimborso Irpef

Italiani alle prese con la dichiarazione dei redditi 2021. Vediamo insieme come funziona la precompilata 2021 e quando arriveranno i rimborsi Irpef per lavoratori dipendenti e pensionati.

Si consiglia di controllare bene quanto inserito in automatico dall’Agenzia delle Entrate visto che a volte sono necessarie integrazioni e correzioni per riuscire a portare in detrazione tutte le spese effettivamente sostenute ed ottenere il giusto rimborso Irpef.

Precompilata 2021: controlli e modifiche sulle spese sostenute

La stagione della dichiarazione dei redditi 2021 è iniziata a maggio, con la pubblicazione sul sito dell’Agenzia delle Entrate della precompilata 2021 prima e la possibilità di modificare il 730 poi, a partire dal 19 maggio 2021.

Coloro che hanno controllato e confermato senza apportare modifiche la precompilata 2021 potranno inviarla tramite l’applicazione web dell’Agenzia delle Entrate e usufruire dei vantaggi previsti sui controlli.

A tal proposito ricordiamo che per accedere alla precompilata 2021 è necessario avere credenziali SPID, oppure carta d’identità elettronica 3.0 (CIE), Carta Nazionale dei Servizi (CNS), credenziali Fisconline, Pin dispositivo Inps.

I contribuenti sono invitati ad effettuare tutti i controlli del caso prima di inviare il modello 730, visto che a volte sono necessarie delle integrazioni e/o delle correzioni per evitare di non riuscire a detrarre tutte le spese effettivamente sostenute.

Le modifiche alla precompilata 2021 si rendono necessarie quando alcuni dati risultano mancanti o incompleti: l’Agenzia delle Entrate non sempre riesce a rintracciare tutte le voci di spesa da detrarre, anche tra le spese mediche.

Rimborso Irpef precompilata 2021: come funziona e quando arriva

Una volta controllato, modificato se necessario, e inviato il modello 730 precompilato 2021 si verrò a sapere se siamo a credito o a debito con il Fisco.

In caso di debito il pagamento da parte del contribuente può avvenire online oppure tramite caf o modello F24, quando si ha diritto ad un rimborso Irpef invece sarà il datore di lavoro, l’Inps o direttamente l’Agenzia delle Entrate a rimborsare il credito.

Nel caso dei lavoratori dipendenti il rimborso Irpef arriva direttamente nella busta paga di luglio, per i pensionati provvede l’Inps nella pensione di agosto e settembre mentre per chi non ha un sostituto d’imposta ci pensa l’Agenzia delle Entrate, con tempi molto più lunghi, si parla di fine anno (via Poste o con accredito in conto corrente).