Assegni familiari 2021: cosa cambia da luglio con arrivo assegno unico
Assegno unico 2021 da 150 euro da luglio: a chi spetta e perché
Assegno unico 2021 dal 1 luglio fino a 217 euro. A chi spetta e quando
In arrivo alcune precisazioni Inps sull’assegno unico temporaneo per i figli a carico, misura ponte che partirà dal 1 luglio al 31 dicembre 2021 per poi entrare a regime da gennaio 2022.
Chi può presentare domanda per l’assegno unico temporaneo? Requisiti e importi.
Assegno unico temporaneo: come e dove presentare domanda dal 1 luglio
L’Istituto Nazionale di Previdenza sociale comunica che dal 1 luglio al 31 dicembre 2021 sarà possibile presentare la domanda per la nuova misura di sostegno ai nuclei familiari con figli minori a carico per coloro che non hanno diritto all'Assegno per il Nucleo Familiare (ANF). Questa la grande rivoluzione dell’assegno unico, con l’obiettivo di sostenere la genitorialità per tutti gli italiani compresi autonomi, disoccupati e incapienti che sinora non ricevevano nulla.
“Per richiedere la prestazione non è necessario presentare la domanda nella prima data utile (1° luglio)”, specifica l’Inps per evitare la corsa ai caf.
L’assegno unico 2021, infatti, verrà pagato a partire dal mese di presentazione della domanda mentre per le istanze presentate entro il 30 settembre 2021 saranno corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021.
Per non perdere nulla, dunque, c’è tempo fino al 30 settembre 2021.
Nel messaggio n° 2371 del 22 giugno 2021 l’Inps specifica che la domanda dovrà essere inoltrata una sola volta per ciascun figlio, attraverso i seguenti canali:
portale web dell’Inps;
Contact Center Integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
gli Istituti di patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.
Assegno unico temporaneo figli a carico: a chi spetta, requisiti, importo
L'assegno temporaneo per i figli a carico – precisa l’Inps - sarà riconosciuto sulla base di requisiti di cittadinanza, residenza e domicilio con il figlio a carico e verrà erogato in funzione del numero dei figli e in misura decrescente all'aumentare del livello di Isee, fino ad azzerarsi a 50.000 euro.
L’assegno unico, misura compatibile con il Reddito di cittadinanza, spetta ai cittadini italiani e Ue titolari di premesso di soggiorno per motivi di lavoro e di ricerca per almeno sei mesi, che pagano le tasse in Italia e sono residenti nel Paese da almeno 2 anni, anche non continuativi.
L’importo dell’assegno unico va dai 167,5 euro al mese per il primo e secondo figlio per una famiglia con Isee sotto i 7 mila euro annui a 217,8 euro in caso di nuclei familiari più numerosi. Gli importi spettanti sono maggiorati di 50 euro per ciascun figlio minore disabile presente nel nucleo.
Per il momento l’assegno unico temporaneo verrà corrisposto solo per i figli da 0 ai 18 anni (da gennaio dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni), per i nuclei familiari con reddito Isee sotto i 50 mila euro annui.