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Ieri nella riunione della cabina di regia a Palazzo Chigi, il premier Draghi e le forze di maggioranza hanno deciso sul blocco dei licenziamenti, rinvio delle cartelle esattoriali e per la sospensione di 6 mesi del cashback.
Ecco dunque cosa ha deciso Draghi.
Sblocco dei licenziamenti e cassa integrazione
In base a quanto deciso ieri da Draghi e dalla maggioranza, il divieto di licenziare sarà prorogato tramite un apposito decreto legge fino al 31 ottobre solo per alcuni settori: il tessile e i settori collegati (calzaturiero, moda).
Fino alla fine di ottobre questi stessi comparti potranno utilizzare, a partire dal 1 luglio, altre 17 settimane di cassa integrazione Covid gratuita.
Per le aziende in crisi appartenenti agli altri settori, che hanno finito tutta la cassa integrazione, ci sarà invece la possibilità di ricorrere ad altre 13 settimane di cassa straordinaria, a patto però di non licenziare.
La proroga del blocco licenziamenti e della cassa integrazione sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri di domani, mentre oggi il governo dovrebbe illustrare oggi ai sindacati i contenuti del decreto.
Intanto accelera anche la riforma degli ammortizzatori sociali: la cassa integrazione sarà estesa a tutti. Per ciò se da una parte il governo sblocca i licenziamenti, vara però una proroga selettiva per le aziende in crisi. Uno dei nodi importanti ancora da sciogliere è decidere il sistema di finanziamento del nuovo meccanismo da applicare dal 2022 e che coprirà anche lavoratori e settori finora rimasti esclusi dai sussidi, compresi gli autonomi.
Cashback, sospensione di 6 mesi
Un’altra decisione è stata presa ieri: la sospensione dal primo luglio, del cashback, il meccanismo introdotto dal governo Conte per contrastare l'evasione fiscale attraverso l'incentivazione dei pagamenti con app, bancomat e carta di credito, prevedendo un rimborso sul conto corrente fino a 150 euro ogni sei mesi per chi, nello stesso periodo, avesse effettuato almeno 50 pagamenti elettronici. Per maggiori dettagli leggi cashback sospeso per 6 mesi.
Cartelle esattoriali: nuova proroga e condono
La cabina di regia ha deciso inoltre di prorogare la sospensione dell’invio delle cartelle per altri due mesi.
Intanto il ministero dell’economia è pronto ad approvare il decreto sul condono delle vecchie cartelle con il cosiddetto stralcio delle cartelle fino a 5 mila euro dal 2000 al 2010, previsto dal decreto Sostegni.
Dal Mef fanno sapere che il provvedimento con le modalità del condono arriverà nelle prossime ore e che la nuova sanatoria cancellerà circa 16 milioni di cartelle per i soli contribuenti meno abbienti con un reddito pari o inferiore a 30mila euro nel 2019.