Covid-Il punto quotidiano

Contagi Delta in aumento in 11 regioni. 70 italiani bloccati a Malta

Aumentano i casi di positività, specie tra i giovani. Focolaio anche in Puglia e a Codogno. Brusaferro: “Occorre accelerare la campagna tra i ragazzi”

Contagi Delta in aumento in 11 regioni. 70 italiani bloccati a Malta

La curva dei contagi è in risalita anche in Italia, come in altri Paesi europei. A incidere è la variante Delta, che sta causando focolai in diverse località, come in Puglia, a Codogno, dove si verificò il primo focolaio Covid nel 2020, e non solo.

 

Spesso si tratta di casi registrati dopo feste che hanno visto partecipare molti giovani e proprio l’età media dei contagiati continua ad abbassarsi.

 

Da qui il monito del presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro: “L'età mediana dei nuovi casi di Covid in Italia è 31 anni, ricoverati 52, 63 anni per la terapia intensiva e 78 l'età mediana della mortalità”.

 

Contagi in risalita in 11 Regioni

Fra le Regioni dove si è registrato l'incremento giornaliero maggiore di casi ci sono la Lombardia (230), la Campania (226), la Sicilia (201), il Lazio (135) e il Veneto (106). Secondo il monitoraggio dell'Iss, sono 6 le Regioni e 2 le province autonome classificate a rischio moderato: Abruzzo, Campania, Marche, Veneto, Sardegna e Sicilia con le due province di Trento e Bolzano.


Sono invece 13 le Regioni considerate a rischio basso. In nessuna, si rileva nel monitoraggio, si supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%. Ma il monito è a proseguire la campagna vaccinale, soprattutto tra i giovani.

 

Focolaio in Puglia

È necessario accelerare il più possibile nella campagna vaccinale, e allo stesso tempo mantenere le misure di distanziamento e protezione indicate dagli esperti finché non si sarà raggiunta una copertura sufficiente" ha esortato Brusaferro.

 

Intanto un focolaio si registra in Puglia tra un gruppo di 34 giovani di età compresa tra i 17 e i 19 anni, che avevano trascorso a fine giugno una vacanza a Manfredonia nel foggiano. I contagiati provenivano da tutte le regioni d'Italia. La positività al Coronavirus è stata riscontrata una volta tornati a casa.

 

Italiani bloccati a Malta

Sono ben 9 i focolai individuati sull'isola. Secondo quanto riferito dalle autorità, il 90% dei 252 casi attualmente attivi riguarda giovani stranieri entrati nel Paese con un test molecolare negativo, soprattutto per trascorrere un periodo di vacanza-studio.

 

Tra loro ci sono anche 21 italiani under 18 che sono risultati positivi e sono stati messi in quarantena con altri 50 compagni di viaggio minorenni. Di fatto, dunque, non potranno rientrare in Italia fino al termine del periodo di isolamento.

 

In un post su Facebook l'Ambasciata italiana a La Valletta ha spiegato che viene loro assicurata la necessaria assistenza, "in raccordo con le competenti Autorità maltesi". "Il Personale della Sede, compatibilmente con le restrizioni di carattere sanitario, si sta recando presso le strutture dove sono ospitati i gruppi più numerosi di connazionali, per assicurare che il trattamento risponda agli standard concordati in occasione dell'acquisto del pacchetto" ha spiegato la Farnesina.

 

Restrizioni in arrivo

Di fronte ai focolai, il governo di Malta ha deciso una stretta agli ingressi: da mercoledì potrà entrare solo chi ha completato il ciclo vaccinale con due somministrazioni.

 

A dare l’annuncio è stato il vicepremier e ministro per la Salute. Si tratta del medico Chris Fearne che ha precisato che sarà necessario esibire un certificato di vaccinazione maltese oppure il Green Pass Ue o il certificato britannico rilasciato dalla Nhs, l’autorità sanitaria del Regno Unito, con doppia vaccinazione effettuata da almeno 14 giorni. E’ così il primo Paese europeo ad applicare la norma.

 

La Valletta ha anche deciso la chiusura di tutte le scuole di lingua, a partire da mercoledì.

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