Le pagelle del nuovo campionato

Ricomincia la Serie A: come sono andate le big alla prima giornata?

Delusione Juve sul campo dell’Udinese, bel gioco di Pioli e Inzaghi a Milano. Roma e Lazio scaldano la Capitale, Gasperini salvo all’ultimo: le pagelle

Ricomincia la Serie A: come sono andate le big alla prima giornata?

Lunedì si è chiusa la prima giornata di Serie A 2021/2022, con alcune sorprese che hanno già scaldato i cuori degli appassionati. Le big si sono ripresentate tutte al meglio, o quasi tutte, mettendo subito le carte sul tavolo per la stagione che ci aspetta.

 

Dalla nuova Inter di Inzaghi, al vulcanico Sarri sul campo della sua ex squadra. L’impresa di Spalletti nel non fermarsi mai, sino alle nuove sicurezze di Pioli per il Milan del futuro. Delude solo Max Allegri, che con la sua Vecchia Signora non va oltre al pari.

 

Un campionato che però non vedrà protagoniste solo le grandi, ma anche squadre come il Torino caparbio di Juric, o il Sassuolo tattico di Dionisi. Genoa e Sampdoria devono subito rimettere le idee in chiaro, Bologna e Udinese potrebbero stupire.

 

Le big del campionato

Se alcune hanno raggiunto risultati sorprendenti, quelle che dovevano vincere, in un modo o nell’altro, lo hanno fatto. A partire dall’Inter di Inzaghi, che senza i punti cardine della scorsa stagione ha dimostrato passione, mentalità e soprattutto un gioco interessante da seguire. L’inserimento di Dzeko e Calhanoglu ha dimensionato la squadra su una base di paleggio rapido, affidato alle sponde e le manovre in trequarti. Il nuovo attaccante ha dimostrato duttilità nel muoversi su tutta la parte alta della metà campo, garantendo sacrificio e innumerevoli ripartenze. La difesa, nonostante gli attacchi fossero pochi, ha dato una risposta importante, non rallentando mai il possesso della squadra. Il nuovo attaccante in arrivo darà ancora più opzioni a questo team. 

 

Bene anche dall’altra parte della città, dove il Milan ha subito messo le cose in chiaro, ammutolendo ogni scetticismo. Brahim Diaz si leva qualche sassolino dalla scarpa, soprattutto per quanto riguarda il numero di maglia, portando grazie alla sua rete i tre punti a casa. Impavidi nel tenere blindato il risultato, folli in alcune giocate, a partire dal nuovo portiere francese, che si è destreggiato bene gara i pali, ma ancora meglio come regista aggiunto. Un tocco di follia, aggiunta ala giusta dose di furbizia, e questo Milan, con i suoi nuovi arrivi, può davvero confermarsi di nuovo stabile, soprattutto per gli obiettivi europei.

 

Bene anche nella Capitale, dove Roma e Lazio portano a casa tre punti, giocando gare simili. Avversari toscani per entrambe, sofferenza elevata nonostante la superiorità tecnica evidente. Le sfide sono state decise dai centrocampisti, Veretout e Milinkovic Savic, e dalle giocate dei nuovi attaccanti, Anderson e Abraham. Team interessanti, che però soffrono troppo difensivamente e si divorano tante, forse troppe, palle goal. La base per una stagione interessante comunque c’è tutta. 

 

Discorso diverso per Napoli e Atalanta, che vincono due sfide complesse, raggiungendo i tre punti più con l’anima, che con il gioco solitamente proposto. I partenopei necessitano di qualche acquisto, per estendere la rosa e dare maggiori possibilità di scelta al nuovo tecnico. L’espulsione di Osimhen e l’infortunio di Zielinski hanno compromesso la gara, così come il primo rigore sbagliato da Insigne. Alla fine però proprio il capitano e il giovane Elmas portano all’arrembaggio il team, garantendosi la vittoria.

 

Risposta di spessore anche da parte di Gasperini, che si porta in vantaggio, soffre tanto, ma alla fine in mezzo alla bufera, esce il sole dai giovani. Uno in particolare, Piccoli, destinato allo Spezia, ma con la voglia di dimostrare che merita anche altri palcoscenici. Musso nuovo traghettatore, con Muriel rappresentano il cuore sud americano della rosa. Vincere, anche giocando male, non è sintomo di debolezza, ma di grande coscienza di se stessi, nel saper di essere i migliori anche quando si soffre tanto. 

 

Infine l’anello debole della prima giornata, forse la più quotata per la vittoria fine, eppure non è riuscita a dimostrarsi imbattibile, anzi. Dopo un uno-due nel primo tempo siglato Dybala, il team si è spento, facendosi abbandonare dalle sicurezze che gli hanno accompagnati per un’intera frazione. Il portiere polacco si è fatto inglobare dalle sue distrazioni, facendo pagare caro i suoi compagni. Come se non bastasse, l’illusione finale è la ferita definitiva ai supporter bianconeri, che si sono visti spegnere una festa iniziata con Ronaldo. Anche lui colpito dalla freccia della delusione. Un inizio difficile, che però non preoccupa ancora nessuno, visti anche i risultati proposti dalla “Joya”. Per approfondire, le pagelle Udinese-Juventus.

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