Covid-Il punto quotidiano

Sardegna quasi in zona gialla. Record contagi nel Regno Unito

L’isola potrebbe essere “declassata” da lunedì, dopo il superamento dei parametri. A Londra, intanto, si va verso un Green Pass come quello italiano

Sardegna quasi in zona gialla. Record contagi nel Regno Unito

I numeri non lasciano grandi margini per scongiurare il passaggio in zona gialla, fin da lunedì per la Sardegna.

I posti occupati in area medica sono 240, pari al 15%, mentre le terapie intensive sono riempite al 13%, dunque ben tre punti percentuali sopra la soglia massima prevista per rimanere in zona bianca (10%).

 

A peggiorare la situazione c’è il fatto che tra il 23 e il 29 agosto si sono registrati 137.38 casi ogni 100mila abitanti, ben superiore al limite di 50 ogni 100mila abitanti che permette di rimanere in fascia bianca.

Dopo la Sicilia, dunque, entrata in zona gialla da lunedì 30 agosto, ora anche l’altra grande isola paga un ritmo di vaccinazioni non elevato e gli effetti del periodo di vacanze, con l’afflusso e la circolazione di molti turisti.

 

Per valutare la situazione sulla grande isola sono arrivati ieri i delegati del commissario all’emergenza sanitaria, il Generale Francesco Paolo Figliuolo. L’obiettivo era capire se negli ospedali, come a Cagliari, fosse opportuno collocare alcune strutture prefabbricate con letti di terapia intensiva.

 

Anche parte del personale sanitario impegnato finora negli hub vaccinali potrebbe tornare in corsia, data la riduzione degli afflussi.

 

Cosa cambia con la zona gialla

Come accaduto per la Sicilia, quindi, da lunedì potrebbero cambiare alcune norme anche in Sardegna. Questo comporta il ritorno dell’uso delle mascherine all’aperto e il limite delle quattro persone non conviventi allo stesso tavolo nei ristoranti, sia all’aperto che al chiuso.

 

Non sono previste variazioni, invece, per quanto riguarda gli orari di apertura degli esercizi commerciali e dei locali. Musei, cinema, teatri, palestre e piscine resteranno aperti, ma sempre con obbligo di Green Pass.

 

Regno Unito, picco di contagi: si valuta il Green Pass

Intanto all’estero, in particolare nel Regno Unito, si registra un picco di contagi e di vittime, come non accadeva da marzo scorso. Secondo gli esperti è frutto della maggior contagiosità della variante Delta, ma anche della cancellazione di ogni restrizione. Da luglio, infatti, non c’è obbligo di mascherina neppure al chiuso, mentre resta solo sui mezzi pubblici.

 

Al momento la popolazione vaccinata con una dose è pari a circa il 90%, mentre 8 britannici su 10 hanno completato il ciclo. Le autorità, però, stanno valutando se introdurre l’obbligo di Green Pass, come in altri Paesi europei come Francia e Italia.

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