Fantadomenica di serie A

Fantacalcio consigliati 9^ giornata: dalle sorprese venete al Sassuolo

Tanti sono i giovani volti nuovi del nostro campionato, che si stanno imponendo grazie alla fiducia dei vari allenatori: da Beto a Scamacca. Aramu ok

Fantacalcio consigliati 9^ giornata: dalle sorprese venete al Sassuolo

In poche settimane siamo giunti alla nona giornata di campionato di serie A, che determinerà la chiusura del primo quarto di campionato 2021/2022. Come ogni settimana però, il weekend regala sempre nuove sorprese e colpi di scena, in un campionato di livello maggiore, rispetto agli ultimi: tanta concorrenza e nessuna sfida scontata, anche tra le più piccole e le big. Ecco dunque i consigliati per una domenica di fuoco, che avrà due sfide cardine per mutare la classifica attuale:

 

I consigliati per la nona giornata di Serie A:

Vanja Milinkovic-Savic (Torino): Tra le tante sorprese di questo gruppo targato Juric vi è anche il fratello del famoso centrocampista della Lazio. Se in un primo momento, visto anche l'andamento non proprio positivo della sua carriera, vi erano alcuni dubbi sul suo ruolo di “nuovo Sirigu”, le ultime prestazioni hanno zittito anche i più scettici. Decisivo in quasi tutte le gare e con il Napoli, nonostante la sconfitta si è rivelato il migliore in campo, con interventi da capogiro. Sta crescendo e in una sfida come quella con il Genoa, in cui i goal comunque non mancano mai è tra i papabili ad essere l'ago della bilancia della gara. 

 

Álvaro Odriozola (Fiorentina): Il suo impatto fino ad oggi, anche a causa di qualche stop, non è stato ancora totalmente convincente, con diverse lacune da colmare per affrontare al meglio il nostro campionato. La viola arriva da due sconfitte, con Inter e Venezia, il riscatto è obbligatorio, Se non si vuole rischiare di rovinare tutto ciò di bello che è stato fatto fino ad ora. Italiano si affida a lui sulla corsia mancina, sperando che le sue incursioni, in stile Real Madrid, possano far cadere la difesa del Cagliari, che ha dei terzini abbastanza fragili difensivamente. Se inizierà a 

dimostrare il suo reale valore, sarà una soluzione letale, in entrambe le fasi. 

 

Martin Caceres (Cagliari): La rinascita dell’uruguaiano, tra le meno attese, ma tra le più decisive in questo periodo buio in Sardegna. il difensore ha segnato un goal importante nella scorsa gara, garantendo la vittoria dei suoi, che fino a quel momento erano parcheggiati all’ultima posizione in classifica.con la sua esperienza sta facendo la differenza, in un reparto molto giovane, che fa degli errori singolari l'ostacolo più grande. Tenere un giocatore come Vlahovic è tutt'altro che semplice, vista anche la grande velocità della punto negli spazi stretti. gli avversari però soffrono molto le palle alte, dote non indifferente per il difensore centrale, che in carriera ha già messo più volte la palla in rete.Un piccolo riscatto personale.

 

Stefan Radu (Lazio): forse non lo hanno rispettato come avrebbero dovuto, visto l’enorme attaccamento alla maglia della Lazio. Indubbiamente l'età avanzata è stato un fattore, per lui negativo, che ha diminuito poco a poco il suo spazio in campo, passando da titolare fisso con Inzaghi, a panchinaro in questa stagione. Il tecnico gli ha preferito chiunque, dai terzini adattati, hai mediani abbassati, non lasciandogli quel frangente di fiducia, che molto probabilmente avrebbe meritato. Questo weekend però, con l’assenza di Felipe Ramos e acerbi il posto è garantito, con la possibilità di dimostrare nuovamente il perché ha sempre giocato. Il Verona fa fatica ad attaccare l'area avversaria, potrà permettersi dunque di salire qualche metro in più.

 

Teun Koopmeiners (Atalanta): Arrivato in silenzio nel mondo Atalanta e diventato in poco tempo un riferimento per Gasperini: inserirsi in certe combinazione tattiche come quelle bergamasche, così in fretta, non è da tutti, ma la sua calma e la sua qualità immensa stanno facendo la differenza. È propenso a muoversi da play, anche se in realtà nasce come mezzala di spinta. Comanda e gestisce le verticalizzazioni in avanti, cercando spesso le soluzioni esterne. Contro l’Udinese che soffre i centrocampisti rapidi nel palleggio, è la gara dove può padroneggiare con più libertà.

 

Darko Lazovic (Verona):Da quando il suo mantra, Juric, se ne è andato, le cose a Verona non sono più le stesse. Molti giocatori, come l'esterno ex Genoa, hanno perso quella fiducia che nelle passate stagioni, metteva in mostra delle giocate da urlo. Con la passata gestione tecnica è rimasto un po’ al margine del campo, iniziando a pensare anche ad un possibile addio. Poi la svolta Tudor, che lo ha rimesso al centro del progetto, rilanciando e dandogli fiducia. Sta ripagando con grandi corse sulla fascia e qualche assist decisivo. È l’uomo chiave, con Barak, per rilanciare dalle macerie un team dalle grandi qualità. 

 

Mattia Aramu (Venezia): In questa squadra piena di sorprese, c'è la rivincita di un giovane guerriero. La rivincita di chi stava toccando il cielo, poi il fondo e finalmente di nuovo la rinascita personale. È partito da giovane prospetto al Torino, dove dominava le giovanili a suon di giocate. I granata però,  come spesso accade, non hanno creduto in lui, lasciamolo girovagare nelle serie minori e senza dargli mai la possibilità di venire fuori in Serie A. Dallo scorso anno in terra veneta sta dimostrando di essere un elemento valido, capace di unire grandi giocate a spirito di squadra collettivo: aiuta gli altri, come sottolinea questo inizio di stagione e fa la differenza per Zanetti. In una sfida come quella con l'altalenante Sassuolo, può risultare decisivo, di nuovo. 

 

Gianluca Scamacca (Sassuolo): L'addio di Caputo è stato doloroso per i tifosi neroverdi, che hanno sempre puntato sulla freddezza della punta per raggiungere i loro obiettivi. Venderlo alla Sampdoria è stata però la mossa più azzeccata per mettere in mostra il talento del giovane U21, già negli interessi di tanti club italiani e non solo. Dopo un inizio un po’ all'oscuro da ogni schema tattico di Dionisi, stanno venendo fuori le sue qualità, da realizzatore nato e da incursore nel portare profondità ai suoi. Il Venezia non è una squadra scontata quando attacca, ma soffre ancora dietro e codesto può rappresentare il trampolino di lancio per una prestazione stellare, a suon di reti.

 

Beto (Udinese): In mezzo a mille ostacoli che stanno rovinando le idee tecniche di un allenatore molto preparato (tra ingiustizie arbitrali e poca fortuna quando subiscono goal) vi è un barlume di speranza. Ed essa viene depositata nelle reti messe a segno dall'attaccante arrivato in estate, che incredibilmente si sta imponendo in maniera importante, in questa prima esperienza italiana. Due goal nelle ultime due partite e pochissima paura di affrontare ogni tipo di avversario, buttandosi costantemente nell’area avversaria. Contro la temibile Dea, deve essere il guerriero friulano. 

 

Dusan Vlahovic (Fiorentina): Nel momento più complicato del suo percorso fiorentino, deve essere l'arma del rilancio Viola. Tirare fuori l'orgoglio del campione, le giocate del leader e la freddezza sotto porta. Affronterà una squadra affamata di punti, che lascerà molti spazi in cui dovrà essere bravo a punire. Deve riallacciare  il rapporto con la città e i tifosi, che necessitano di lui per ottenere punti vitali. Le ultime sconfitte hanno leggermente spento le ambizioni focose delle prime giornate. Il nove però sa essere decisivo anche giocando da solo. E Italiano questo lo sa.

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