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Fantacalcio consigliati 20^ Serie A: girone di ritorno per il riscatto

A Firenze vi è una gerarchia fissa tra i portiere, mentre il Lecce ha finalmente trovato il suo numero nove. Terzini promettenti tra Empoli e Bologna

Fantacalcio consigliati 20^ Serie A: girone di ritorno per il riscatto

La Serie A è pronta a dare inizio alla seconda parte di stagione, con il girone di ritorno che si prospetta ancora più emozionante. Nessuna sfida è scontata e l’equilibrio tra le squadre continua a crescere. I giovani italiani potrebbero finalmente avere maggiore spazio, come succede a Empoli e Lecce. Gli esperti invece devono venire fuori nelle gare pesanti, come a Verona o Firenze

 

I consigliati della settimana:

Pietro Terracciano (Fiorentina): La Viola non si è ancora ripresa del tutto e l’incostanza nei risultati continua a far preoccupare l’ambiente. Non si capisce del tutto a cosa vorrebbero ambire, visto che la classifica continua rimanere sterile. Ciò che solleva gli umori potrebbero essere solamente le poche reti incassate, grazie ad un incredibile Milinkovic e un santo portiere alle spalle. Il numero uno è diventato ormai intoccabile, visto anche l’addio di Gollini è ha la responsabilità continua di tenere in piedi la baracca quando la difesa si addormenta. Con la Lazio sarà una grande battaglia.

 

Stefan Posch (Bologna): Da quando è arrivato Motta sulla panchina emiliana sono iniziati a venire fuori i nuovi volti estivi, che sino a quel momento non si sono mai messi particolarmente in rilievo. Il terzino è già andato per ben due volte in rete, alla sua prima esperienza in Italia, certificando così una duttilità non certo indifferente, specie per una squadra offensiva come quella schierata dal mister oriundo. Ha un’ottima gamba in fase di spinta e una precisione notevole in fase di cross. Potrebbe aggiungersi presto alla lista dei terzini top della Serie A, famosi per l’ottima visione offensiva. 

 

Fabiano Parisi (Empoli): Un altro giovane italiano dal futuro cristallino. Il terzino è un punto di riferimento per la squadra di Zanetti, per la sua personalità, l'ambizione e un'ottima gestione tecnica. Difensivamente è un leone, nonostante la stazza non sia dirompente e la sua voglia di lottare su ogni pallone è notevole. Quando si porta in avanti poi, palla al piede, anche sui campi più ostici, non teme mai nessuno, addentrandosi in alcuni cost to cost da giocatore quasi esperto. Sicuro dei suoi mezzi, può essere l’acquisto giusto per tutte le big italiane.  

 

Bram Nuytinck (Sampdoria): Tra i nuovi acquisti della società durante l’attuale sessione di mercato, spicca il centrale ex Udinese, che ha portato mentalità e prepotenza fisica alla retroguardia blucerchiata. La triade con Colley e Amione, aspettando Dragovic, funge efficacemente e Stankovic può finalmente contare su maggiore compattezza difensiva. Anche in fase d’attacco, sui calci piazzati, vi è una torre in più, pronta a mettere in difficoltà le marcature avversarie. I doriani necessitano di giocatori così, già pronti per la A. 

 

Ederson (Atalanta): L’acquisto che tra tutti, sta forse deludendo di più, visto il grande successo della campagna acquisti estiva nerazzurra. Sul centrocampista brasiliano ci sono sempre state importanti pretese, soprattutto a livello di “bonus”, dove si è ribaltato fino ad ora quasi nullo. Qualche spunto magico lo ha messo in mostra, giustificando così la fiducia che ripone in lui la società: si vede che potrebbe scoppiare, diventando un giocatore di alto calibro, ma è necessario che acceleri il processo di crescita già da ora. La corsa Champions si combatte solamente con dei grandi giocatori a disposizione.

 

Darko Lazovic (Hellas Verona): Questo nuovo anno ha portato un vento di speranza in quel di Verona, dove per quasi un girone si sono patite delle pene dolorose. La nuova gestione tecnica ha portato in risalto un gioco non particolarmente spettacolare, ma decisamente efficace. Non è un caso che arrivino da una serie di risultati positivi. L'esterno serbo si è risvegliato, ritornando ad essere il protagonista assoluto in fase offensiva. Mancano alcuni supporti dalle punte, ma per il momento si può puntare sulle sue giocate e sull’alta velocità in fascia.

 

Tony Vilhena (Salernitana): Se la squadra si è allentata un po’ nelle prestazioni, in questi ultimi due mesi è anche a causa delle sue prestazioni mediocri, ben distinte dal primo mese splendido in Italia. Si avvicina di meno alla porta, probabilmente a causa dei tanti buchi lasciati dai compagni in fase di non possesso. È una diga, ma deve fornire maggiore assistenza in fase di costruzione, soprattutto per le qualità tecniche sopraffine di cui vanterebbe. Nicola sta ridisegnando gli schemi e probabilmente, ben presto, potrebbe nuovamente avvicinarsi all’area. 

 

Aleksey Miranchuk (Torino): I granata sono ancora in una fase altalenante, dove non sempre riescono a raccogliere ciò che seminano. L’ultima gara però, in pieno scontro diretto, hanno portato tre punti a casa molto pesanti, grazie all’ennesima magia stagionale del trequartista russo. Un paio di mesi di assestamento, in cui vi è stata la solita partecipazione di un infortunio e adesso è “l’amore di Juric” come lo ha definito lo stesso allenatore in conferenza stampa. Ha i numeri per aiutare questo gruppo a segnare di più. 

 

Daniele Verde (Spezia): Questa squadra non può più dipendere unicamente da Nzola in fase offensiva: i goal giungono unicamente dalla prima punta, con il resto della squadra che tenta sempre di imbucarlo in qualche modo. Il fantasista, numero dieci, non sta minimamente ripetendo le ottime performance della scorsa annata, sia a livello di numeri, che di presenza in campo. Il girone di andata è stato sommerso da infortuni piccoli, ma scomodi, adesso però deve cambiare assolutamente l’andamento della sua stagione. Per il bene del gruppo. 

 

Isaac Success (Udinese): I friulani, probabilmente anche a causa di alcune assenze pesanti, fanno maggiore fatica a trovare la via della rete, questo ultimo periodo. Senza Beto, sono in pochi nel pacchetto offensivo ad aver raggiunto numeri soddisfacenti in zona-goal. Sicuramente l’ex attaccante del Watford è quello che si avvicina di più alla figura di seconda punta d’inventiva. Deve solamente crescere nella testa, dove spesso va a perdersi a causa di un carattere non sempre facile da gestire. Ha i giusti tocchi per svoltare questo periodo non proprio luminoso. 

 

Lorenzo Colombo (Lecce): In questo nuovo anno, stiamo assistendo ad una piccola evoluzione positiva nei confronti dei giovani italiani. Più spazio tra i titolari e di conseguenza, maggiori possibilità di mettersi in luce, come alcuni tanno già facendo brillantemente. Su tutti spicca la giovanissima punta scuola Milan, che dopo diversi mesi di panchina, si è finalmente preso il posto da titolare. La squadra punta su di lui come torre su cui appoggiarsi, ma vi sono anche diverse qualità tecniche del ragazzo da non sottovalutare, specie spalle alla porta.

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