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Fantacalcio consigliati 37^ giornata serie A: settimana della salvezza

Mancano appena due gare alla fine dell’attuale campionato italiano, che in questa stagione ha messo in mostra una viva competizione. Ecco i fantaconsigliati

Fantacalcio consigliati 37^ giornata serie A: settimana della salvezza

A 180 minuti dalla fine, la Serie A non si ferma e i vari obiettivi da raggiungere sono ancora tutti da decretare. Davanti vi è una sfida stracittadina per ottenere lo scudetto, dietro invece sono in quattro a giocarsi un posto solo per la permanenza nella massima categoria italiana. Lo Spezia va ad Udine per concludere il discorso, Venezia e Genoa devono reggere contro due big. Derby emiliano tra Sassuolo e Bologna, Juric invece torna nella sua Verona. L’Empoli deve trattenere l’entusiasmo di Salerno, il Cagliari invece ha uno scontro decisivo con l’Inter. Chiude il turno la Fiorentina, in casa della Sampdoria.

 

Fantacalcio consigliati 37^ giornata serie A:

Ivan Provedel (Spezia): I ragazzi di Thiago Motta stanno attraversando nuovamente un momento di difficoltà, rimettendo in discussione una salvezza, che sembrava già acquisita. Le ultime quattro sconfitte di fila hanno sottolineato le debolezze difensive della squadra, abituata a contenere i propri avversari con una diga difficile da abbattere. Tra i protagonisti della stagione vi è il numero uno, che è finalmente esploso: in certe partite, in cui si rischia di subire molto può fare la differenza.

 

Nahuel Molina (Udinese): Non si può parlare di sorpresa, visto che il terzino argentino è in continua crescita da almeno due stagioni. Sta finalmente raggiungendo il livello che ci si aspettava, considerando le sue doti impressionanti nel coinvolgere al meglio le due fasi. A livello di numeri non si è solamente dimostrato un difensore affidabile, capace di giocare anche a tre, ma anche un attaccante aggiunto, con il vizio dell’eurogoal. Pronto al grande salto. 

 

Fabiano Parisi (Empoli): Tra i vari giovani che ha fatto scoppiare Andreazzoli, vi è anche il giovane difensore italiano, che nel corso della stagione è riuscito a ritagliarsi un importante spazio tra i grandi. Parliamo infatti di un classe 2001, dotato di spinta e buona tecnica, che permette ai compagni di contare su un elemento in più, quando costruiscono la manovra offensiva. Deve ancora evolversi difensivamente, ma ha le potenzialità per un futuro importante. 

 

Tommaso Augello (Sampdoria): Una stagione di luci e ombre per il terzino blucerchiato, che lo scorso anno è stato un punto fermo della rosa. Da quando è tornato Giampaolo è stato rilanciato da titolare, ritornando pian piano ai suoi livelli. È un difensore da “bonus”, visto che predilige le lunghe falcate sulla fascia, come se fosse un esterno d’attacco. Ha un tiro potente e i suoi inserimenti in sovrapposizione, sono stati d’aiuto per il raggiungimento della rete. La Viola potrebbe soffrire la sua presenza, viste le difficoltà di Venuti. 

 

Giacomo Bonaventura (Fiorentina): A distanza di un mese, Italiano ha ritrovato il suo mediano di fiducia. Un giocatore essenziale, che nella sfida con la Roma, oltre al goal, ha portato molto sostanza a livello fisico. I suoi inserimenti centrali sui cross mettono in difficoltà le difese, che si ritrovano un'area colma di giocatori da marcare. Nonostante l’età ha un passo prorompente negli spazi stretti, dove tende più volte a cercare il tiro di precisione. Vuole raggiungere l’obiettivo Europa del team, aiutando con goal e assist il resto del gruppo.

 

Sasà Lukic (Torino): La sua assenza nella gara con il Napoli si è fatta sentire, visto che i ragazzi di Juric hanno avuto maggiore difficoltà nel giocare con fluidità. Un numero dieci per eccellenza, capace di abitare grandi reti a sacrifico sulla retroguardia, dove tende ad abbassarsi per iniziare la manovra. Una pedina chiave anche sui calci piazzati, che ormai fanno parte del suo DNA. La crescita del serbo sta finalmente raggiungendo uno step avanzato. 

 

Jerdy Schouten (Bologna): Da quando è arrivato a Bologna non ha mai perso il posto da titolare, viste le sue particolari doti che lo contraddistinguono nel centrocampo di Mihajlovic. La rete messa a segno con il Venezia è stata l’ennesima sorpresa di un percorso luminoso che sta portando avanti, dimostrando di avere anche altre caratteristiche nel suo bagaglio evolutivo. Roccioso nel coprire la mediana, fa da diga alla retroguardia, permettendo così ai terzini di potersi sporgere fino alla trequarti avversaria.

 

Sofian Kiyine (Venezia): Le speranze di salvezza sono poche per i veneti, che ad oggi sono rimasti in piedi grazie alla rete di Altare contro la Salernitana. Nell’ultima uscita però sono comunque riusciti a dare una riposta positiva, impostando così le basi per il futuro: diversi giovani più liberi di esprimersi, come il trequartista in prestito dalla Lazio, che oltre alla rete si è messo in luce per delle giocate interessanti in fase d’attacco. È il filtro tra la mediana e l’attacco, la sua presenza fa respirare la squadra quando devono rallentare i tempi di gioco. 

 

Domenico Berardi (Sassuolo): A sorpresa non ha più trovato il modo di essere decisivo nelle ultime gare. La sua stagione però rimane superlativa, visto che a livello di numeri non ha eguali. In questo finale ha la possibilità di scalare ulteriormente l’asticella, mettendo magari in buca qualche rete. Il suo nome è sulla bocca di tutte le big, ma il suo rapporto d’amore con la piazza neroverde merita ancora attimi di soddisfazioni. Un capitano esemplare, maturato soprattutto a livello mentale. Il derby con il Bologna è la giusta occasione per rimettersi in luce. 

 

Giovanni Simeone (Hellas Verona): Nonostante stia giocando una seconda parte di stagione meno positiva rispetto alla prima, i suoi numeri sono da applausi e il ritorno al goal in questa giornata non è da escludere.Il Torino si difende bene, ma i veneti vogliono superare il record di punti del club e cercheranno di fare la partita. Bremer è il peggiore dei difensori da incontrare, ma se lo tiene occupato per tutto il tempo, i compagni possono avere maggiori possibilità di colpire la difesa granata. Sulle palle alte deve fare meglio: necessita di stare maggiormente a centro dell’area.

 

Simone Verdi (Salernitana): È l’uomo del momento in quel di Salerno e dopo diverse annate in grande difficoltà, ha trovato la dimensione che lo possa mettere in luce. Ha maggiore libertà di esprimersi e questo ha permesso a Nicola di sfruttare le sue doti in diverse zone del campo.Potrebbe essere il weekend decisivo per la salvezza: l’esterno ex Bologna e Torino deve dimostrare di essere leader non fermandosi fino all’ultimo. Così facendo la sua carriera potrebbe finalmente riprendere un percorso luminoso. Attenzione alle punizioni, suo cavallo di battaglia.

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