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Ema: le indicazioni sull’uso della pillola anti-Covid: a chi e quando

Occorre una diagnosi precoce, altrimenti il farmaco non risulta efficace. La terapia dura cinque giorni. Non adatta alle donne in gravidanza e che allattano

Ema: le indicazioni sull’uso della pillola anti-Covid: a chi e quando

È uno dei farmaci verso i quali sono riposte le maggiori speranze di cura da Covid-19. È la pillola messa a punto da Pfizer, che arriverà all’inizio del 2022, secondo le previsioni.

Dall’Agenzia europea del farmaco, però, sono già state indicate le modalità d’uso.

Per esempio, la pillola non è adatta alle donne in gravidanza e risulta efficace nelle fasi iniziali della malattia, cioè entro i primi cinque giorni dall’inizio dei sintomi.

 

Quando si prende la pillola Pfizer

La pillola anti-Covid di Pfizer (Paxlovid (PF- 07321332), che arriva dopo l’inizio dell’uso di un prodotto analogo di Merk nel Regno Unito, va somministrata il prima possibile, dopo la diagnosi. In particolare si dovrebbe assumere entro 5 giorni dall'inizio dei sintomi e per 5 giorni consecutivi.

Il farmaco va somministrato in combinazione con un altro anti-virale, il ritonavir.

 

Chi può prendere il farmaco

Il farmaco è indicato in chi presenta sintomi da Covid-19 ed è considerato soggetto a rischio, dunque con un’elevata probabilità di andare incontro a una forma severa di malattia per la concomitanza, ad esempio, di comorbidità. Non è raccomandata, invece, in gravidanza.

Per le donne che si trovano ad allattare al momento dell’insorgenza della malattia, si dovranno interrompere le poppate al bebè durante il trattamento, come indicato dall'Agenzia europea del farmaco.

I consigli dell'Ema possono essere utilizzati per supportare le raccomandazioni nazionali sul possibile uso del medicinale, prima dell'autorizzazione all'immissione in commercio.

 

Si può già usare

Pur non avendo ancora ricevuto l’autorizzazione formale, infatti, questo farmaco può già essere utilizzato per trattare soggetti adulti con Covid, a patto che siano in una fase iniziale della malattia, cioè che non abbiano necessità di ossigeno supplementare e che siano a maggior rischio di progressione verso una malattia grave.

 

L’efficacia della pillola

Come chiarisce l’Ema, “questi dati hanno mostrato che Paxlovid ha ridotto il rischio di ricovero e morte quando il trattamento è iniziato entro 5 giorni dall'inizio dei sintomi”. Circa l'1% dei pazienti (6 su 607) che hanno assunto il farmaco è stato ricoverato in ospedale entro 28 giorni dall'inizio del trattamento rispetto al 6,7% dei pazienti (41 su 612) a cui è stato somministrato placebo (trattamento fittizio); nessuno dei pazienti del gruppo dei trattati è morto, rispetto ai 10 pazienti del gruppo placebo.

In termini di sicurezza, gli effetti indesiderati più comuni riportati durante il trattamento e fino a 34 giorni dopo l'ultima dose sono stati disgeusia (disturbi del gusto), diarrea e vomito.

 

Come funziona

I due principi attivi del medicinale, PF-07321332 e ritonavir, disponibili in compresse separate, devono essere assunti insieme 2 volte al giorno per 5 giorni, come spiega l’Ema che avverte però che Paxlovid non deve essere usato con alcuni altri medicinali.

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