Cura anti-Covid

Covid, in arrivo una pillola di Pfizer che evita l’ospedalizzazione

Potrebbe essere disponibile dal 2022 ed eviterebbe il ricovero in ospedale. Sarà un farmaco specifico contro la malattia, da assumere ai primi sintomi

Covid, in arrivo una pillola di Pfizer che evita l’ospedalizzazione

La svolta potrebbe arrivare tra pochi mesi ed esattamente all'inizio del 2022. Ad annunciarlo sono stati i vertici di Pfizer, che ha già prodotto uno dei due vaccini a m-Rna contro il Covid, sta lavorando al primo farmaco specifico contro la malattia che, secondo l’azienda farmaceutica, potrà evitare l’ospedalizzazione e combatterà l’infezione da virus Sars-Covd2 in modo specifico, senza più dover ricorrere a farmaci e cure “prestate” da altre malattie e all'insorgere di primi sintomi.

Il medicinale sarebbe disponibile sotto forma di pillola, come spiegato dai vertici di Pfizer Italia.

 

La prima pillola anti-Covid

"Siamo alla prima fase della sperimentazione" ha detto Valentina Marino, direttore medico di Pfizer Italia, a Skytg24. "I tempi nella ricerca non sono mai un dato certo. L'ipotesi è che entro fine anno avremo finito gli studi e che il farmaco sarà disponibile a partire dal 2022" ha precisato la responsabile italiana della casa farmaceutica.

Si tratterebbe della prima terapia specifica per il Covid-19, che invece finora è stato curato con medicinali e cure già esistenti e autorizzati per altre malattie.

 

Come funzionerà il primo farmaco contro Sars-Cov2

Il nome in codice è PF 07321332 e a spiegare di cosa si tratta è stata Marino, che lo ha definito "un potente inibitore della proteasi con una potente attività antivirale contro Sars-CoV-2". Il farmaco, dunque, apparterrebbe alla stessa classe di quelli utilizzati a lungo per contrastare l'Hiv e l'epatite C. Il funzionamento si basa sul blocco del processo noto come "ciclo di vita virale": fermano il processo di creazione di un enzima critico, una proteasi, da parte del virus.

“Abbiamo progettato PF-07321332 come una potenziale terapia orale che potrebbe essere prescritta al primo segno di infezione, senza richiedere che i pazienti siano ospedalizzati o in terapia intensiva. Allo stesso tempo, il candidato antivirale per via endovenosa di Pfizer è una potenziale nuova opzione di trattamento per i pazienti ospedalizzati" ha spiegato Mikael Dolsten, Direttore Scientifico e Presidente, Worldwide Research, Development and Medical di Pfizer.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA